Cultura/

A Marradi scoperti i versi inediti di Dino Campana in una biblioteca privata

In un libro del poeta francese Villon sono stati trovati gli appunti e i versi di Campana che fanno luce sulla genesi dei Canti Orfici

Marradi, il borgo natale di Dino Campana

Sono stati scoperti in una biblioteca privata di Marradi dei versi inediti fra gli appunti chiosati da Dino Campana su un libro con l’opera di Francois Villon, poeta francese del XV secolo.

Gli appunti e i versi nel libro di Villon

Secondo il ricercatore Leonardo Chiari, vicepresidente del Centro studi Campaniani: “si aprono nuove prospettive di studio”.

“È una scoperta eccezionale, che rende ancora più forte il rapporto tra il nostro territorio e Dino Campana, si pensava che la bibliografia del poeta fosse completa invece ci riserva ancora sorprese e questo ritrovamento apre nuove prospettive, proprio nel 140esimo anniversario della sua nascita” commentano il sindaco di Marradi Tommaso Triberti e l’assessore alla cultura Maria Cristina Carratù.

È stata trovata una copia delle opere complete di François Villon, in una edizione del 1910 in francese, annotata e postillata dal poeta di Marradi, contenente appunto anche alcuni suoi versi inediti. “Lo spoglio e l’analisi del materiale richiederà mesi di lavoro – afferma Walter Scarpi, presidente del Centro Studi – ringraziamo il proprietario che gentilmente si è già reso disponibile a collaborare ad un momento a Marradi per valorizzare questa scoperta”.

I versi inediti di Dino Campana

Um nuovo sguardo sulla genesi dei Canti Orfici

“Stavo facendo un’indagine su un passo dei Canti Orfici della Verna che parla di Campigno e per ricostruire la genesi di questo passo mi sono imbattuto in un appunto di Campana che riproponeva un verso in francese di Villon, poeta del 1400 considerato uno dei primi poeti maledetti racconta Chiari – mi sono messo a cercare da dove potesse aver preso questo testo e con un incrocio di notizie ho rintracciato una biblioteca privata, in cui effettivamente il proprietario, che ringrazio per la disponibilità, ha trovato l’edizione del testo di Villon che, come ipotizzato, è studiato e annotato da Campana. Il libro, che evidentemente Campana si portava per i boschi del Mugello, contiene bozze di versi campaniani già celebri, che ci permettono di capirne la genesi e veri inediti”.

“Di Campana c’è una bibliografia vastissima ma nessuno ha mai messo a confronto Campana e Villon aggiunge Chiari – è una scoperta interessante perché si vede come lavorava, come si confrontava con i poeti e i grandi della tradizione, si entra nell’officina poetica di Campana. E ci sono già altri filoni da seguire, che potrebbero portare a nuove scoperte”.

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