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Capitale italiana della cultura 2024: vince Pesaro, niente da fare per Viareggio e Grosseto

Il titolo di ‘Capitale italiana della cultura’ è conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceverà un milione di euro per la realizzazione del progetto

Il ministro della cultura Dario Franceschini ha proclamato la Capitale italiana della cultura per il 2024: vince Pesaro.

Niente da fare per le due città toscane Viareggio e Grosseto che erano entrate nella rosa delle finaliste insieme a Ascoli Piceno, Mesagne, Pesaro, Siracusa, Chioggia, Sestri Levante con il Tigullio, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento e Vicenza.

Il titolo di ‘Capitale italiana della cultura’ è conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceverà un milione di euro per la realizzazione del progetto.

Grosseto si era presentata con un progetto dal titolo “Naturalmenteculturale” che faceva leva sul connubio tra natura e cultura, la Maremma, il mare e tutta l’arte e la creatività che hanno plasmato nei secoli questa parte di Toscana. Testimonial d’eccezione la campionessa paralimpica medaglia d’oro nei 100 metri a Tokyo 2020 Ambra Sabatini.

“Anche se la nostra città non ha vinto, siamo comunque immensamente fieri del percorso che ci ha portato fino a qui. Un percorso che ha appassionato e riunito cittadini, amministrazioni, fondazioni, aziende e associazioni di tutto il territorio in un’unione di forze e di intenti davvero portentosa” ha detto il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, dopo la proclamazione di Pesaro a città Capitale della cultura 2024.

“Voglio fare i complimenti alla vincitrice Pesaro e a tutte le 10 realtà finaliste – aggiunge Vivarelli Colonna in una nota – è stato un vero piacere condividere con loro questa esperienza e siamo certi che da qui potranno nascere collaborazioni interessanti. Voglio ringraziare di cuore i miei compagni di viaggio in questa avventura”.

Capitali cultura – Grosseto e Viareggio

Viareggio invece aveva scelto il tema della rinascita con un progetto di riqualificazione e un piano triennale di investimenti per ridare alla città una nuova luce, partendo dai alcuni dei suoi capisaldi: il Carnevale, Puccini e la nautica.

A Viareggio “ci siamo dannati, ci siamo divertiti, abbiamo corso, faticato e riso. Abbiamo valutato ogni numero ed ogni parola, c’abbiamo messo amore, entusiasmo e competenze. Abbiamo messo sulla carta un sogno, una visione per Viareggio per il suo futuro, ma sempre con i piedi per terra e la concretezza che ci caratterizza. Il progetto della Capitale della Cultura 2024 nasce da questo intreccio di cose, tutte messe insieme e tutte ugualmente belle”. E’ il commento del sindaco di Viareggio (Lucca), Giorgio Del Ghingaro, all’annuncio del ministro Dario Franceschini.

“Voglio ringraziare tutti – ha scritto su facebook-, quelli che ci hanno lavorato, quelli che ci hanno criticato e che ci hanno stimolato a fare di più, quelli un po’ invidiosi e rancorosi che c’hanno preso in giro ed hanno fatto scattare in noi la molla dell’orgoglio, ma il ringraziamento più intenso va a quelli che ci hanno creduto, a quei pazzi come me che fin dal primo momento erano certi di essere oggi a Roma, a portare Viareggio, comunque vada, nelle città delle eccellenze d’Italia”.

“Il percorso che ci ha portato al Ministero è stato emozionante: abbiamo progettato investimenti strutturali e iniziato un lavoro che non andrà perdutocontinua il primo cittadino -. Viareggio è impegnata a costruire il suo futuro – un futuro che solo qualche anno fa sembrava impossibile. Questa esperienza ha dimostrato che la città ha i numeri per essere al centro della vita culturale del Paese. Abbiamo dimostrato serietà, compattezza, autorevolezza”.

“Siamo sole e mare: ma anche storia, eventi, arte. Creatività e coraggio. Siamo la leggerezza del Carnevale e l’intensità di Puccini: il 2024 apre un biennio di celebrazioni che porteranno Viareggio sotto i riflettori del mondo. Avanti – conclude Del Ghingaro – che siamo già ripartiti”.

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