Anche per il 2025 la giunta regionale ha stanziato 800 mila euro per le farmacie, sia pubbliche che private “disagiate”, ossia quelle nelle aree meno popolate e frequentate e con un volume di affari non superiore (nel 2024) a 434.749 euro. L’obiettivo è sostenerne la permanenza in aree marginali, montane o insulari.
C’è tempo fino al 18 luglio 2025 per presentare domanda e ottenere il contributo: la graduatoria degli aventi diritto sarà inversamente proporzionale al volume di affari e terrà conto di vari elementi, tra cui l’effettuazione di turni la notte e nei giorni festivi, la fruizione o meno di periodo di ferie ma anche l’erogazione di servizi aggiuntivi, per cui è previsto un ulteriore contributo.
Le farmacie oltre a dispensare e vendere farmaci, effettuano vaccini, prenotano esami attraverso il Cup, attivano tessere sanitarie, distribuiscono dispositivi, offrendo assistenza integrativa, riceveranno, al pari dell’anno passato, un contributo aggiuntivo da 1.200 fino 2.400 euro che si somma a quello ordinario da sei a dodicimila. Nel caso di isole dove sia attiva una sola farmacia invece il contributo va a ventiquattro a trentamila euro.
“Le farmacie sono nei territori più marginali l’unico presidio sanitario sempre aperto – evidenziano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini –. Hanno la fondamentale funzione di collegamento e accesso ai servizi sanitari regionali. Il contributo che la Regione eroga nasce da qui, nel segno di una Toscana diffusa il cui obiettivo è garantire gli stessi diritti ed opportunità a tutti, indipendentemente da dove una persona viva”.
La richiesta di contributo si presenta per via telematica. Non possono accedere al sostegno i soggetti che abbiano acquisito la titolarità dell’esercizio nel corso del 2025. Per le farmacie che hanno iniziato l’attività nel corso del 2024, l’importo del contributo aggiuntivo concesso sarà rapportato ai giorni di effettiva attività.