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A cinquant’anni dall’attivazione la Toscana rilancia i consultori: nel 2024 offerte 580mila prestazioni

Lo scorso anno oltre 233mila persone si sono rivolte alla rete dei consultori in Toscana: a breve partirà anche una campagna di comunicazione diretta ai giovani

Il convegno su 50 anni di consultori

La Toscana ripercorre cinquant’anni di attività dei consultori e ne rilancia e proietta la funzione nel futuro, perché ancora oggi queste strutture e i servizi che offrono possono essere un pilastro della sanità pubblica: una garanzia di accesso senza differenze, libera e gratuita. Non solo per le donne ma per una fetta di popolazione molto più ampia, e non solo per ciò che riguarda la salute sessuale e riproduttiva.

“L’attenzione alle giovani generazioni diventa la priorità per i prossimi mesi e per i prossimi anni – rimarca l’assessore al diritto alla salute della Toscana Simone Bezzini, tracciando le linee di un nuovo sviluppo -. Grazie all’impegno, alla competenza e alla passione che ci mettono i professionisti che vi lavorano, i consultori continuano a svolgere un lavoro importante di fronte ai nuovi bisogni della società nel tempo emersi: sotto il profilo della prevenzione e dell’assistenza”.

Una nuova campagna di comunicazione

Un modello innovativo già cinquant’anni fa, che nel tempo è evoluto e è stato capace di adattarsi ai nuovi bisogni della popolazione. Un’organizzazione che si è affinata ulteriormente e arricchita di nuovi servizi con l’ultima delibera, due anni fa nel 2023, che individua le linee di indirizzo per rilanciare il sistema consultoriale puntando su una maggiore diffusione nei territori, sull’ampliamento degli orari di apertura, sul potenziamento delle equipe multidisciplinari.

E per far conoscere ancor meglio i servizi dei consultori giovani, offerti alle ragazze e ai ragazzi dai 13 ai 25 anni, partirà a breve una campagna di comunicazione, condotta in buona parte sui social. Lo annuncia la capo di gabinetto Cristina Manetti, che ha concluso la mattinata di lavori all’Istituto degl. Manetti è anche l’ideatrice dell’iniziativa “La Toscana delle donne” ed il 92,3 per cento delle persone che si rivolgono ai consultori sono donne (dato Ars sul 2024). Il 60 per cento degli utenti sono donne in età feconda, ovvero statisticamente parlando dai 15 ai 49 anni.

“La legge sui consultori è arrivata ancora prima della legge sull’aborto – annota Manetti –. La battaglia delle donne sui consultori è stata importante, ma i servizi offerti si rivolgono ad un pubblico più ampio”.

580mila prestazioni offerte nel 2024

Nel 2024 in oltre 233mila si sono rivolti ai consultori in Toscana e più di 580mila sono state le prestazioni offerte: la maggioranza riguarda il percorso nascita (233 mila) ma significativa è anche l’azione sul fronte delle prevenzione dei tumori (con più di 176 mila prestazioni). I giovani di ambedue i sessi che nel 2024 si sono avvicinati ai consultori sono stati poco meno di 65 su mille. L’87,9 per cento degli utenti complessivi era di cittadinanza italiana.

Nei consultori toscani oggi assistente sociale, ginegologo, ostetrica e psicologo lavorano in equipe e in modo integrato. Un modello a rete, con almeno un consultorio ogni ventimila abitanti presente in ogni zona distretto.

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