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“La Traviata”nel cuore di Siena: in piazza del Campo diretta dal Maestro Marco Severi

Il 28 luglio l’Opera torna nel cuore della città con un grande allestimento e la direzione del Maestro Severi: già primo violoncello per trent’anni al Maggio Musicale Fiorentino, oggi protagonista di una visione della musica che punta alla relazione, all’ascolto e al coinvolgimento delle nuove generazioni

Marco Severi

Dopo oltre vent’anni di assenza, lunedì 28 luglio l’Opera lirica torna in Piazza del Campo a Siena

Il Maestro Marco Severi dirigerà La Traviata di Giuseppe Verdi in un nuovo allestimento inserito nel cartellone della rassegna “Sboccia l’estate”, ideata dal Direttore Artistico dei teatri di Siena Vincenzo Bocciarelli.

Ex primo violoncello dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino – ruolo ricoperto per tre decenni – Severi ha progressivamente affiancato alla carriera da strumentista quella da direttore, guidando orchestre in Italia e all’estero, con particolare attenzione al repertorio lirico e sinfonico.

La rappresentazione de La Traviata in Piazza del Campo è un momento simbolico, il ritorno della lirica nel cuore civico della città, uno spazio che storicamente ha ospitato riti collettivi, civili e spirituali, e che oggi si riapre al gesto artistico come forma di partecipazione.

Per Severi, dirigere in questa cornice è anche una forma di responsabilità: “In una piazza come questa – dichiara – il primo compito è restituire dignità al suono. Portare l’opera fuori dai teatri non significa ridurla, ma ricondurla al centro della vita pubblica. Dove è nata, e dove dovrebbe tornare. La musica emerge dal confronto, non dall’imposizione – spiega -. Il direttore deve facilitare, non dominare.”

Lo stesso principio guida il suo rapporto con il pubblico. Spesso considerata distante, la musica classica va restituita come linguaggio vivo, umano. E per farlo, servono esperienze effettive, non operazioni di facciata. “C’è bisogno di accorciare le distanze – conclude Severi –. Ma con contenuti, non con scorciatoie. La musica classica ha ancora molto da dire. Ma va fatta vivere con strumenti adeguati, senza mediazioni superflue.”

Accanto all’attività trentennale al Maggio Musicale, Severi ha diretto titoli come Nabucco, Elisir d’amore, Tosca, Don Giovanni, La Bohème, lavorando con orchestre quali l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra della Città di Grosseto, i Solisti del Maggio e l’Orchestra Maderna. Ha collaborato con registi come Grisha Asagaroff e si è esibito in teatri quali il Goldoni di Livorno, il Sociale di Rovigo, il Verdi di Lucca, Torre del Lago, Cortona, Piombino.

Dopo vent’anni, l’opera torna in piazza. Ma ancor di più, torna l’idea che la cultura appartiene a chi la vive, e che la musica non ha bisogno di barriere per arrivare.

La Traviata a Siena
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