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Torna CortonAntiquaria, la più antica mostra dell’antiquariato italiana: ospite d’onore la ritrovata Annunciazione di Signorelli

Dal 23 agosto al 7 settembre 22 gli espositori si danno appuntamento nell’ex convento di Sant’Agostino. Per l’occasione torna a Cortona per la prima volta dall’Ottocento l’opera eseguita nel 1527 da Francesco Signorelli

CortonAntiquaria

Torna puntuale a fine agosto CortonAntiquaria, la più antica mostra mercato dell’antiquariato in Italia, in programma dal 23 agosto al 7 settembre nel bellissimo borgo toscano e in uno degli edifici storici più significativi della città, il Centro Convegni nell’ex convento di Sant’Agostino.

22 espositori protagonisti

Una rassegna nata nel 1963 che punta la sua forza sulla qualità e il pregio delle proposte dei selezionatissimi espositori, sulla location storica di assoluto fascino e sull’inevitabile coinvolgimento dell’intero borgo toscano. Arte, storia e preziosi manufatti di epoche e provenienze diverse s’intrecciano, con raffinatezza, nel cuore antico della città, consentendo agli appassionati, ai turisti e agli specialisti di immergersi tra oggetti incredibili in un tutt’uno con l’atmosfera di Cortona.

Sono 22 gli espositori presenti in questa 63esima edizione della mostra mercato, selezionati per rappresentare i settori merceologici dell’antiquariato più interessanti e ricercati, in cui il pezzo di grande pregio e valore potrà dialogare con oggetti meno impegnativi ma peculiari e unici per rarità, raffinatezza e per le storie di cui sono custodi.

Tantigli oggetti pregiati esposti in questa edizione di CortonAntiquaria. Tra i dipinti di notevole rilievo per esempio il Nettuno che inforca il mostro marino attribuito a Guercino e Bartolomeo Gennari, una singolare Natura morta realizzata ad Anversa nella prima metà del Seicento attribuita a Carstian Luyckx e alla Bottega di Jacob Jordaens.

Tra le sculture, raffinatissima una Madonna con il bambino in pietra arenaria policroma dell’Alsazia-Lorena del XVI secolo. E poi argenti, tappeti, maioliche importanti – tra cui un gruppo di Montelupo dei secoli XVI e XVII – e mobili di grande pregio.

La predella della pala con l’Annunciazione di Francesco Signorelli

La mostra dei laudari e la pala di Signorelli

CortonAntiquaria quest’anno avrà anche un richiamo specifico, negli allestimenti, nelle atmosfere e nelle scelte di alcuni oggetti proposti, al suggestivo contesto culturale e storico – la Cortona medievale tra XIII e XV secolo – rievocato dalla mostra allestita al MAEC di Cortona e diffusa anche in città “Cantare il Medioevo. La lauda a Cortona tra devozione e identità civica” (dal 28 giugno al 5 ottobre). L’esposizione riunisce per la prima volta i quattro laudari cortonesi conservati in varie biblioteche in Italia, a partire dall’eccezionale Laudario di Cortona (il codice 91) la più antica raccolta esistente di canti in lingua italiana, proveniente dal Convento di San Francesco e dal 1866 custodita nella Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca di Cortona: un vero unicum che riporta alle radici della nostra tradizione musicale e letteraria.

Un vero evento poi l’esposizione all’interno della rassegna – a latere della mostra mercato – di una tavola che torna eccezionalmente a Cortona per la prima volta dalla sua dispersione ottocentesca: la predella della pala con l’Annunciazione eseguita nel 1527 da Francesco Signorelli, nipote del più celebre Luca, per una cappella della chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio di Cortona, dove ancor oggi si trova sul primo altare a destra.

L’Annunciazione fu creduta opera di Papacello, come le altre tre pale presenti nella Chiesa, fino a quando Kanter non ha fatto chiarezza, riconoscendo l’autografia di Signorelli per tre dei quattro grandi dipinti commissionati dalle famiglie cortonesi per l’edificio sacro. La predella con le Storie della Vergine, insieme e quella relativa all’Adorazione dei Magi, fu probabilmente acquistata dall’antiquario fiorentino Stefano Bardini nell’Ottocento, direttamente dalla chiesa del Calcinaio. Tornata sul mercato nuovamente nel 2024 la tempera su tavola è oggi in collezione privata e finalmente potrà essere ammirata per la volta dopo 150 anni circa, in occasione e nell’ambito di CortonAntiquaria.

 

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