Il 6 e 7 settembre Shakespeare sarà protagonista al Cimitero germanico della Futa a Firenzuola (Firenze) con il Mercante di Venezia, nell’adattamento site specific di Filippo Frittelli.
“Il Mercante di Venezia: senza rimedio”, questo il titolo, è un’esperienza che esplora la complessità della storia, spingendo lo spettatore a riflettere, emozionarsi e confrontarsi con i valori più reconditi della umana natura.
Ispirato dal racconto originale verso le tensioni dell’oggi, la rappresentazione offre una riflessione attuale e audace, capace di unire bellezza, arte ed ironia.
“Questa produzione nasce da lontano – dice il regista – ero poco più che bambino che la guerra in Libano riempiva i nostri tg negli anni ’80. Il 7 ottobre 2023, giorno dell’attentato terroristico di Hamas con la riapertura seguente del conflitto fra Israele e Palestina la realtà ci ha posto di nuovo di fronte alla sua crudezza; dietro il velo delle diplomazie ed accordi niente è risolto e due popoli si continuano a combattere irrimediabilmente. La necessità era quella di denunciare una situazione senza cadere nella stucchevolezza del ‘politicamente impegnato’, senza farsi portare dal treno dell’arte a servizio del messaggio buonista”.
“Appellarsi ad un classico – conclude – è senz’altro un modo di scavare l’oggi senza travalicare il limite dell’oggettività rappresentativa; ed il parallelismo fra la faida religiosa in Medio oriente fra musulmani e ebrei con quella di passata memoria descritta da William Shakespeare nel Mercante di Venezia non è fuori luogo”.
Lo spettacolo, prodotto da Underwear Theatre, andrà in scena sabato 6 e domenica 7 settembre, con inizio alle 17,45.
