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Jasmine Paolini e lo scatto perfetto di Ray Giubilo: la tennista toscana nella “foto dell’anno”

Gli occhi e la bocca dell’atleta perfettamente allineati con i cerchi e il triangolo del logo della sua racchetta: un attimo catturato dal fotografo italiano e diventato subito virale

Jasmine Paolini fotografata da Ray Giubilo. Foto Ray Giubilo da pagina Instagram di Jasmine Paolini

Per qualcuno è “la foto dell’anno”: gli occhi e la bocca di Jasmine Paolini perfettamente allineati con i cerchi e il triangolo del logo della sua racchetta. Lo scatto del fotografo italiano Ray Giubilo è diventato subito virale, condiviso in tutto il mondo e commentato dalla stessa tennista toscana impegnata a New York agli Us Open.

Finita la partita vinta con Iva Jovic, Paolini è corsa verso la buca dei fotografi e ha voluto ringraziare di persona il fotografo italiano che ha immortalato l’istante in cui il suo volto concentrato si vede perfettamente attraverso il logo della racchetta. “Bellissima foto – ha detto Jasmine –  se dovessi sceglierne tre da mettere a casa direi questa, la foto della semifinale a Wimbledon con tutto il mio angolo dietro e una immagine del Foro Italico. Magari il sorriso dopo la vittoria oppure una foto con la coppa perché è stato un torneo davvero speciale”.

Jasmine ritrova il sorriso

Tornando allo sport, gli Us Open si aprono con i migliori auspici per Jasmine. “Spero che il peggio sia passato”, ha detto al termine dei due set vinti su Iva Jovic. “Avevo già giocato contro questa ragazza a Indian Wells – spiega in conferenza stampa – penso che giochi davvero bene e che salirà presto in classifica. Da marzo ad ora è già migliorata molto, è solida e sa toglierti il tempo, sta su tutte le palle e ha un ottimo atteggiamento. Abbiamo preparato bene la partita: sapevo più o meno cosa aspettarmi, anche grazie al lavoro fatto insieme a Sara e Federico. Ho avuto alti e bassi di attenzione, ma nel complesso è stato un buon match”.

Jasmine, dopo i vari cambi di allenatori,  adesso punta a “mantenere un buon livello di tennis, ma mentirei se dicessi che le Finals non sono un obiettivo. So che sarà difficilissimo, ma cercherò di fare di tutto per darmi una chance. Ora penso di aver ritrovato stabilità, serenità ed equilibrio. Ovviamente, per la prossima stagione bisognerà organizzarsi bene, ma adesso mi concentro su questa e sto bene con la mia squadra”.

L’ultimo periodo è stato per lei di “crescita personale, ci sono stati tanti cambiamenti che non avevo mai affrontato prima e questo mi ha permesso di iniziare a conoscermi meglio. Il periodo più complicato è stato la stagione sull’erba; dal primo match con la Jabeur sono nati dei dubbi, anche perché l’erba perdona poco. Poi c’è stato il cambio di coach e la settimana di Montreal è stata davvero complicata. Mi sono isolata – ha spiegato la campionessa –  chiusa con le persone che mi vogliono bene, con il team e con il supporto della famiglia. Abbiamo lavorato tanto e da Cincinnati è andata meglio. Quella parte di stagione è stata dura, mentalmente e fisicamente ma piano piano ho trovato la quadra e spero che il periodo negativo sia definitivamente passato”.

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