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Pisa, le ricostruiscono la colonna vertebrale dopo un’infezione: paziente torna a camminare

Dodici ore di intervento eseguito da un’equipe multidisciplinare hanno salvato la vita a una donna. La sezione vertebrale di Neurochirurgia di Cisanello è stata selezionata quale centro di riferimento nazionale

Dodici ore di intervento nella sala operatoria dell’azienda ospedaliera universitaria di Pisa, con un’equipe multidisciplinare, hanno salvato la vita a una paziente affetta da spondilodicite jatrogena sfociata in una gravissima infezione a causa di un precedente intervento neurochirurgico di correzione sulla colonna vertebrale, effettuato fuori regione.

Dopo l’intervento, infatti,  sono comparsi forti dolori dorso-lombari, difficoltà nel deambulare e mantenere la posizione eretta e febbre alta. Le indagini eseguite avevano evidenziato una grave infezione alla colonna vertebrale e, come spiega l’Aoup in una nota,  una sorta di “autodigestione” delle vertebre. Le numerose consulenze specialistiche in varie parti d’Italia si erano limitate alla prescrizione di terapie antibiotiche che tuttavia non avevano guarito la grave malattia.

La soluzione a Pisa, con un intervento lungo e complesso

L’unica strada era di rimuovere le protesi impiantate ed eliminare così la fonte dell’infezione, ricostruendo la colonna vertebrale. Un intervento ad altissima complessità che la paziente ha deciso di effettuare a Pisa nel blocco operatorio dell’edificio 31, allo stabilimento ospedaliero di Cisanello.

L’èquipe composta da neurochirurghi, chirurghi d’urgenza, anestesisti-rianimatori, neuroradiologi, infettivologi e riabilitatori, oltre al personale infermieristico e tecnico, ha rimosso le vertebre infette, ricostruito la colonna “digerita” con protesi in titanio e oggi la paziente, a distanza di qualche mese dall’operazione, ha ripreso una vita regolare, deambula in completa autonomia ed è totalmente autosufficiente.

Non si tratta del primo caso del genere affrontato a Pisa in Aoup. Dal mese di maggio è stata infatti creata la sezione semplice interna di neurochirurgia vertebrale ad alta complessità – sotto l’Unità operativa di Neurochirurgia diretta da Francesco Acerbi, ordinario di Neurochirurgia all’Università di Pisa – affidata alla responsabilità di Jacopo Giorgetti.

“La scelta organizzativa aziendale avallata dal Dipartimento di Neuroscienze di individuare, all’interno della struttura di Neurochirurgia, una sezione semplice composta da esperti in chirurgia vertebrale (“spinalisti”) – spiega Giorgetti – ha di fatto permesso lo sviluppo di una sinergia che oramai è diventata automatismo e rende quindi routinario un atto chirurgico di elevata complessità che pochi centri italiani garantiscono. Questa nuova organizzazione ha permesso di ottenere un altro risultato importante che premia il Gruppo spinale dell’Aoup: durante l’ultimo “Surgical Tour” dello scorso giugno, organizzato annualmente da un’Azienda leader nel settore protesico spinale, la Sezione vertebrale di Neurochirurgia dell’Aoup è stata selezionata quale “Centro di riferimento nazionale” che si farà carico dello sviluppo tecnologico, scientifico e della formazione di professionisti in chirurgia vertebrale provenienti da altre nazioni europee e dall’America Latina”

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