Lutto nel mondo della musica italiana. Si è spenta ieri sera nella sua casa a Milano la cantante Ornella Vanoni, 91 anni compiuti il 22 settembre e vero mito, rinato ultimamente grazie alla sua presenza fissa nelle domeniche di “Che tempo che fa”, dove esprimeva la simpatia, l’intelligenza e il carattere libero che l’hanno sempre contraddistinta.
Con la sua personalità pirotecnica e un’incredibile carriera ricca di incontri con personaggi formidabili, Ornella Vanoni ha attraversato il mondo dello spettacolo con libertà e ironia, diventando un’icona.
Per i suoi novant’anni si era regalata nuove avventure artistiche: il singolo “Ti voglio” con Elodie e ditonellapiaga, il progetto discografico “Diverse” e infine il diario sentimentale “Vincente o perdente” scritto con Pacifico.”

La sua storia comincia in una Milano vivace e colta: figlia della borghesia cittadina, a vent’anni entra nell’ambiente del Piccolo Teatro e diventa la compagna di Giorgio Strehler. Con lui, e grazie alla collaborazione di artisti come Dario Fo, Fiorenzo Carpi e Gino Negri, nasce il repertorio de “Le canzoni della Mala”, un capolavoro travestito da ricerca popolare che regala alla musica italiana brani come “Ma mi” e “Le mantellate”.
Dopo il distacco dal Piccolo, Vanoni incontra la Scuola Genovese e Gino Paoli, con cui vive un amore celebre e duraturo, immortalato in “Senza fine”.
Da quel momento la sua voce trova un timbro espressivo personalissimo, capace di attraversare generi e autori, e collabora con tutti i più grandi autori e artisti italiani, compresi Lucio Dalla e Fabrizio De Andrè, e diventa la prima donna a vincere il Premio Tenco per il miglior cantautore perché nel frattempo comincia anche a scrivere canzoni.
Il suo legame con la Versilia
Tra i luoghi che più hanno segnato la vita artistica di Ornella Vanoni c’è stata anche la Versilia che l’ha vista protagonista degli anni d’oro della Bussola di Focette, come lei stessa ha ricordato con affetto la scorsa estate in una serata talk al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio.
“Se non cantavi alla Bussola non eri nessuno. È stato il posto più importante dei miei inizi” ha detto Vanoni, che arrivò nel mitico locale versiliese giovanissima e intimorita:“Ero un bruco strisciante con una paura folle, allora il medico mi disse di bere whisky e caffè e sul palco mi lasciavo andare”.
Grazie alla Bussola incontrò Mina, De André, Catherine Deneuve e il marito Marcello Mastroianni. Qui visse la fine dell’amore con Gino Paoli, piangendo sulla spalla di Sergio Bernardini, il patron della Bussola. “’Lo amavo alla follia e quella sera ero disperata” ha raccontato Vanoni.
Anche la Capannina di Franceschi a Forte dei Marmi ha fatto parte del suo percorso: qui portò Free Soul, uno dei suoi spettacoli più eleganti e liberi, costruito sull’improvvisazione e sull’intesa con musicisti di alto livello.

Il Premio Galileo 2000 alla carriera nel 2023
Il legame di Ornella Vanoni con la Toscana si è rinforzato nel 2023, quando ha ricevuto nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze il Premio Galileo 2000, realizzato dalla Fondazione Premio Galileo 2000 con la collaborazione del Comune di Firenze e della Fondazione Teatro della Toscana, che lega musica, arte, scienza ed impresa come manifestazioni del genio umano.
Ornella Vanoni ha ricevuto il Premio Galileo 2000 Una Vita per la Musica, un riconoscimento speciale alla carriera “per il ruolo sempre originale che ha incarnato nell’universo della musica leggera italiana, illustrato dalle collaborazioni con i grandi autori, da Giorgio Strehler a Gino Paoli, a Toquinho e Vinicius de Moraes, e dalla disponibilità al confronto con le nuove voci emerse negli ultimi anni. Uno stile da sempre inconfondibile e moderno, ricco di ironia e gusto, una teoria di melodie indimenticabili che rimarranno per sempre nell’immaginario collettivo.”