Castanea Expo 2025, la prima fiera nazionale della castanicoltura ha preso il via alla Fortezza da Basso a Firen ze. Continuo per tutta la prima giornata il flusso di visitatori interessati a visitare gli stand, partecipare a convegni, incontri e degustazioni.
“La castagna non è semplicemente un frutto per noi toscani; è l’espressione della nostra storia rurale e un pilastro della nostra identità agroalimentare, come dimostrano le sue ben 5 certificazioni IGP – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani subito dopo il taglio del nastro-. L’importanza del castagno va oltre i confini regionali. Assistiamo a un crescente interesse internazionale per il suo valore nutritivo e per le sue molteplici applicazioni. Per questo motivo, abbiamo voluto che queta rassegna nascesse proprio qui, in Toscana, terra d’elezione e custode di questa tradizione. Ospitare la prima edizione alla Fortezza da Basso è un segnale forte: vogliamo ritrovare le radici profonde del nostro territorio e proiettare la filiera della castagna toscana come modello d’eccellenza in Italia e nel mondo”.
Castanea Expo, come ha ricordato il presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini “restituisce dignità e valore al castagno e al suo frutto, che per generazioni ha rappresentato un alimento fondamentale, capace di sostenere e sfamare tante famiglie, soprattutto quelle meno abbienti”.
“Celebriamo quindi non solo un prodotto, ma una parte autentica della nostra storia rurale e della nostra identità. Questa fiera è frutto di partnership molti forti a livello istituzionale e di un grosso lavoro corale: desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito. Le cose migliori si costruiscono insieme e questo evento ne è la dimostrazione concreta” ha aggiunto Becattini.
“La fiera dedicata alla castagna nasce a Firenze perché la città incarna l’incontro tra tradizione e innovazione, valori ben rappresentati da questo prodotto. Il settore castanicolo ha un peso concreto: in Europa si producono 180–220 mila tonnellate di castagne l’anno, ma la domanda supera l’offerta e si ricorre a importazioni extra-UE. In Italia la produzione è stabile (43–57 mila tonnellate su 36 mila ettari), con Campania, Piemonte, Calabria, Toscana e Lazio come principali regioni produttrici. Nel 2024 l’export europeo ha raggiunto 8.500 tonnellate per 44 milioni di euro, di cui l’Italia detiene la quota maggiore (77% del valore, 68% dei volumi). Il settore offre ancora margini di crescita tramite filiere corte, prodotti trasformati, nuovi mercati e turismo agroalimentare. “Castanea” nasce quindi come piattaforma di incontro tra idee, imprese e istituzioni, configurandosi come un laboratorio di sviluppo per la castanicoltura italiana ed europea” ha affermato l’europarlamentare Pd Dario Nardella.
“La castanicoltura toscana è ricchissima di varietà e di sapori che raccontano chi siamo. Oggi il castagno torna ad avere un ruolo centrale nella nostra economia: la castanicoltura è una risorsa viva, capace di generare valore, occupazione e turismo. Da toscana, sono davvero orgogliosa che qui a Firenze si aprano per la prima volta gli Stati Generali della Castanicoltura, un’occasione preziosa per lavorare insieme alla salvaguardia e allo sviluppo di una filiera così importante. Domani sarà inoltre presentato il nuovo Piano nazionale per la castanicoltura dal Sottosegretario La Pietra, un passo fondamentale per il futuro del settore” ha aggiunto l’onorevole Irene Gori, in rappresentanza del MASAF.
“Il nostro compito – ha affermato Aldo Cursano presidente di PromoFirenze – è sostenere le imprese, e poterlo fare oggi, in un contesto in cui grandi produttori sono qui a condividere i loro prodotti e la loro esperienza, per noi è motivo di grande orgoglio. Parlo anche da ristoratore: la castagna, per noi, non è solo un ingrediente, ma una materia prima identitaria. Dalla fioritura del castagno alle birre ottenute dalla sua farina, fino al legno che, anche a fine ciclo, continua a vivere nell’arredamento e nel design: il castagno è un albero da cui non si butta via nulla. È una risorsa completa, che racconta un modo di produrre e di consumare rispettoso, circolare e profondamente legato al territorio. La fiera cade nel periodo natalizio e finisce per essere ulteriore attrattore di un turismo di qualità che mostra di apprezzare sempre più l’offerta enogastronomica dell’area fiorentina e si appresta a toccare punte record di flussi durante il periodo natalizio”.
“È particolarmente significativo che questa fiera si tenga in Italia, un Paese in cui la produzione di castagne ha un ruolo di grande rilievo nel panorama europeo. Oggi Firenze, capitale della cultura, si rivela anche capitale della castagna. Per Eurocastanea è essenziale portare avanti un’attività di promozione e valorizzazione che coinvolga anche i giovani, affinché questo frutto continui a essere conosciuto, apprezzato e coltivato dalle nuove generazioni” ha commentato il presidente di Eurocastanea, Bertrand Guerin.
A chiusura della cerimonia inaugurale l’attore e doppiatore Ugo De Vita ha letto alcuni brani famosi dedicati alla castagna, commentando: “Quella di oggi è per me un’occasione un po’ magica. La prima cittadinanza onoraria che ho ricevuto, ormai vent’anni fa, è stata proprio quella di Marradi, un luogo a cui rimane legato un pezzo del mio cuore. Ovunque io sia, con l’arte, con il teatro, con la poesia, porto sempre con me quel legame profondo e naturalmente anche il ricordo del suo straordinario marron buono”.
Il programma di sabato 13 dicembre
Sabato 13 dicembre, la manifestazione entrerà nel vivo con gli Stati Generali della Castanicoltura, in programma alle 11.30 nell’Area Masaf, presieduti dal Sottosegretario di Stato La Pietra. Sarà l’occasione per presentare le linee strategiche del nuovo Piano di settore castanicolo e i dati aggiornati Ismea, fondamentali per guidare le future politiche e interventi a sostegno della filiera.
In programma anche numerosi appuntamenti tecnici e divulgativi, tra cui il convegno “Il castagno tra tradizione e innovazione. Elementi tecnici, economici e ambientali” organizzato dall’Accademia dei Georgofili (ore 10) e il convegno “Abbandono del territorio e frammentazione rurale: ruolo del distretto castanicolo per il recupero e la riqualificazione dei castagneti” organizzato dalla Regione Toscana e da ACI Toscana (ore 14) presso lo stand della Regione Toscana.
Alla stessa ora è previsto anche un convegno dedicato alle eccellenze italiane Dop e Igp promosso dal Centro di studio e documentazione sul castagno di Marradi, presso il Teatrino Lorenese, seguito, alle ore 15, da una tavola rotonda sui Patriarchi e complessi castanicoli monumentali a cura del CSDC.