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Lotta alla plastica. Arcipelago Pulito 2.0 arriva sulla costa sud della Toscana

Con la prima edizione del progetto e gli accordi con sei pescherecci, sono stati raccolti in soli sei mesi 18 quintali di rifiuti nel resto del litorale della nostra regione

Arcipelago pulito: lotta alla plastica nelle coste toscane

Lotta alla plastica e rilancio di “Arcipelago Pulito 2.0”, protagonista ora anche nella costa sud della Toscana. Il progetto sperimentale promosso dalla Regione Toscana e preso a modello dall’Unione Europea e da Governo e Parlamento italiano per contribuire a ripulire dalle plastiche in mare, ha avuto oggi un importante impulso nei due incontri a Porto Santo Stefano e Castiglione della Pescaia.

Siamo venuti qui per organizzare concretamente, insieme ai pescatori e con la collaborazione dei comuni e delle aziende per i rifiuti, il lavoro di pulizia del mare dalla plastica e dai rifiutiha detto l’assessore regionale alla presidenza, Vittorio Bugli. “Protagonisti saranno ancora una volta i pescatori con le loro imbarcazioni che recupereranno i materiali inquinanti ed entreranno così a pieno diritto tra coloro che ci aiuteranno a liberare il nostro mare dalle plastiche. Ma importanteha continuato è anche il ruolo di tutta la filiera dello smaltimento che ha lavorato sinergicamente agli uffici regionali. Oggi siamo qui per organizzare concretamente questo lavoro e verificare sul campo i problemi da superare per rendere semplice ed efficace questa attività.

L’operatività del progetto è il primo passo dopo la sottoscrizione del protocollo di intesa, firmato lo scorso 11 novembre a Firenze dai comuni coinvolti fra cui Monte Argentario e Castiglione della Pescaia e, tra gli altri, dal Ministero dell’Ambiente, dal Parco nazionale dell’Arcipelago e da Legambiente. I sindaci dei due comuni maremmani Franco Borghini e Giancarlo Farnetani stanno approntando, d’intesa con le autorità portuali, i centri di raccolta rifiuti per barche e pescherecci, dove troveranno posto contenitori diversi per ogni tipologia di rifiuto.

Con la prima edizione di “Arcipelago pulito” in sei mesi, e con solo sei pescherecci, sono stati raccolti 18 quintali nel resto della costa toscana: “La Regione ha colto l’occasione per colmare un vuoto normativoha concluso Bugli. Per assurdo che possa sembrare, i pescatori che accidentalmente assieme ai pesci tiravano su con le loro reti i rifiuti non potevano sostanzialmente portarli a terra. Con “Arcipelago Pulito 2.0″ abbiamo allargato questa pratica con la piena soddisfazione di tutti i protagonisti, che sono essenzialmente i pescatori. Anche negli incontri di oggi abbiamo trovato la massima disponibilità a collaborare fra tutti i soggetti coinvolti, pescatori in prima linea. Tutti hanno chiesto alla Regione di intensificare il lavoro a monte, ovvero nei fiumi e sulle spiagge. Abbiamo assicurato il nostro massimo impegno e annunciato che dalla prossima stagione, grazie anche al contributo dei consorzi di bonifica, Legambiente, Anci e delle associazioni che si occupano di ambiente, implementeremo il progetto Spiagge pulite e promuoveremo altre buone pratiche di rispetto ambientale”.

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