Ha aperto i battenti il Museo della Radio di Barberino Tavarnelle ,nato da un progetto condiviso dal collezionista Daniele Camiciottoli e dall’amministrazione comunale che ha finanziato e realizzato la riqualificazione di uno spazio pubblico, adiacente al Cinema Olimpia, destinato ad offrire una sede permanente alla collezione messa a disposizione dal concittadino originario di Tavarnelle.
Daniele Camiciottoli era un ragazzo curioso e profondo, pieno di perché da porre a se stesso e agli altri.
Il desiderio di scoprire cosa facesse ‘parlare’ la radio di famiglia, tenuta come una reliquia nel salotto di casa, scatola sonora dalla quale uscivano voci, canzoni e cronache, è esploso all’età di dodici anni.
Sin dall’adolescenza Daniele Camiciottoli ha nutrito il proprio sogno, girovagando anno dopo anno tra le piazze e i banchi dei mercati vintage e collezionismo alla ricerca dell’esemplare da salvare dall’oblìo, dall’apparecchio che racchiudeva un percorso di vita, un ricordo, una data di nascita, un’identità geografica.
La missione, riuscita, è stata quella di mettere insieme centinaia di radio d’epoca, pezzi di storia restaurati e tornati a splendere e ‘cantare’ grazie all’intervento tecnico del collezionista.
All’età di 78 anni la passione è diventata il fulcro di un patrimonio pubblico che racconta e testimonia un secolo di storia, invenzioni e trasformazioni epocali, dalla nascita della radio fino alla modernità.
Dai primi del Novecento allo sbarco in Normandia, dal boom degli anni Sessanta fino alle radioline portatili per ascoltare le partite di calcio durante le scampagnate con la famiglia.

Delle 700 radio complessive, raccolte dal tavarnellino nel corso del tempo, che narrano l’evoluzione della comunicazione a livello internazionale 270 sono quelle donate al Comune.
Un progetto culturale che permette di dotare il territorio del Chianti del primo Museo dedicato alla magia della radio, a più di cento anni dalla nascita dell’Unione radiofonica Italiana, in uno spazio comunale che espone una collezione di apparecchiature di alto valore storico e culturale, alcune delle quali rare e pezzi unici provenienti da varie aree geografiche e periodi storici differenti.
Per il sindaco Baroncelli “si tratta di un gesto d’amore che si compie in un dialogo senza fine, un ponte che collega passato e presente, un atto foriero di gentilezza e poesia che Daniele ha voluto esprimere alla sua comunità e alle nuove generazioni”.
“Da fotografo ho imparato ad amare la radio e il respiro che riuscivano a darmi – ha dichiarato Daniele Camiciottoli – mettendomi in connessione con il mondo, con le storie, le persone che non ho mai conosciuto e che ho solo incontrato con la forza dell’immaginazione. Ho deciso di condividere questa passione, che è un’importante parte di me, con la comunità perché solo così posso amplificare le potenzialità di quel mondo che credo abbia ancora molto da dire e possa cercare nuove vie di interazione con le nuove generazioni, le mie radio sono oggetti che ho riportato in vita dalle pagine del passato, nascono da un’attività di ricerca, anni di studio, oggi continuano a vivere grazie a questo progetto e all’opera pubblica per la quale devo dire grazie al Comune di Barberino Tavarnelle ed in particolare al sindaco David Baroncelli”.
Il Museo della Radio si trova in via Roma 75, accanto al Cinema Olimpia di Tavarnelle Val di Pesa. Apertura: sabato dalle ore 16 alle ore 19.
Su prenotazione è possibile effettuare delle visite nei giorni negli orari da concordare.
