Per secoli è stato l’orto della Certosa, dove i frati coltivavano ortaggi, alberi da frutto, grano e viti, poi nel 1949 qui è stata edificata la cabina del telegrafo, l’edificio utilizzato dalle Poste per ricevere e trasmettere segnali tra città come Ancona, Roma, Livorno e Bologna.
Adesso la “Riottosa” diventa un nuovo spazio pubblico collocato tra il Galluzzo e la Certosa. Grazie alle iniziative di valorizzazione dell’Agenzia del Demanio, LAMA Impresa Sociale si è aggiudicata la concessione dell’immobile attraverso il un bando pubblico rivolto agli Enti del Terzo Settore (art. 71 del Codice del Terzo Settore) promosso dall’Agenzia in collaborazione con il Q3 del Comune di Firenze.
L’obiettivo è trasformare questo compendio agricolo di circa 1,5 ettari, oggi non utilizzato, in uno spazio culturale, ambientale e sociale a servizio del quartiere, grazie a un modello di gestione condivisa e di attivazione progressiva.
L’immobile sarà oggetto di interventi graduali di recupero, che comprenderanno anche l’uliveto, il pozzo, le aree verdi e il camminamento pedonale che collega la Riottosa alla Certosa di Firenze, fino alla riapertura completa prevista per la primavera 2026.
La Riottosa tornerà alla vita domenica 18 maggio con una giornata di visite, racconti e futuro condiviso. A partire dalle ore 15:00,si terrà una passeggiata libera che segna l’inizio di un nuovo cammino di apertura e restituzione alla comunità. L’ingresso è libero, senza prenotazione, dalle 15:00 alle 18:30.
“Un bene fino ad oggi abbandonato, con una storia particolare – ha commentato l’assessora alle politiche giovanili Letizia Perini – viene trasformato in risorse preziose per la collettività e, soprattutto, per i giovani e le famiglie. Grazie alla collaborazione con l’Agenzia del demanio e al progetto di LAMA Impresa Sociale sarà valorizzato un bene pubblico, un particolare e meraviglioso angolo della città, che diventerà un luogo di incontro e condivisione soprattutto per i giovani ma con ricadute positive per l’intera comunità”.
“Crediamo nel potere trasformativo dei luoghi e delle comunità, per questo ogni nostro intervento è un’occasione per generare valore condiviso, attivare connessioni e contribuire alla costruzione di spazi pubblici più aperti, inclusivi e significativi per chi li vive”- dichiarano gli operatori – “Per noi di LAMA Impresa Sociale la Riottosa è molto più di un intervento di rigenerazione urbana: è l’occasione per mettere in pratica tutto quello in cui crediamo. È un luogo da restituire alla collettività, ma anche un contesto concreto dove sperimentare nuove forme di cittadinanza attiva, inclusione sociale e cura del territorio”.

La Riottosa: un hub per attività culturali, educative e ambientali
La Riottosa vuole diventare uno spazio pubblico vivo, un laboratorio locale dedicato ai beni comuni “verdi” o green commons.
Il progetto di LAMA Impresa Sociale vuole trasformare questo ex compendio agricolo in un presidio territoriale fondato sull’integrazione tra pratiche artistiche, sensibilità ecologica e coinvolgimento attivo delle comunità.
In linea con le strategie europee – dal New European Bauhaus alla Strategia sulla Biodiversità 2030 – il progetto mira a riattivare la Riottosa attraverso percorsi di ascolto, immaginazione e cura collettiva, esplorando modelli di gestione condivisa e partecipata.
L’approccio si fonda su un insieme di strumenti e metodi che spaziano dall’arte sociale alle soluzioni basate sulla natura, con l’obiettivo di costruire un modello replicabile di spazio verde urbano co-creato e co-gestito, in dialogo con il territorio e aperto alla sperimentazione.
L’obiettivo è rigenerare uno spazio verde urbano attraverso l’arte e la cultura, utilizzandole come strumenti di innovazione ecologica e sociale, coinvolgendo comunità diverse nella co-progettazione e nella cura dello spazio per rafforzare il senso di appartenenza e responsabilità.
La Riottosa sarà un hub territoriale per attività culturali, educative e ambientali.
