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Miele biologico: a Gaiole in Chianti si possono adottare le arnie

Il progetto “Nel nome dell’ape”, promosso da Castello di Meleto, punta a triplicare le api invitando i privati ad adottarle

Triplicare l’esistenza di api impollinatrici nell’area di Gaiole in Chianti, invitando soggetti privati ad adottare un’arnia. È questo l’obiettivo e il meccanismo del progetto “Nel nome dell’ape”, promosso da Castello di Meleto – Viticola Toscana, che si pone l’obiettivo di avere ricadute positive per la produzione di miele di qualità, per l’equilibrio ambientale, e per il benessere dell’uomo.

Su ogni arnia presa in custodia con una donazione di 350 euro, sarà apposto il nome dell’investitore: dalla produzione di miele di 10-15 kg all’anno di ciascuna saranno estratti 5 kg di prodotto, per 5 anni di affido.
Attualmente nella tenuta di Castello di Meleto si contano 20 arnie, che forniscono un miele biologico di qualità.

Il dolce miele della Toscana

L’impollinazione, ricorda l’azienda agricola, è strettamente legata alla produzione di frutta e verdura, e 70 specie vegetali su 100 dipendono dall’azione fondamentale delle api.
L’annuncio del progetto arriva alla vigilia della Giornata mondiale dell’ape, che ricorre il 20 maggio. “L’opportunità dell’affido a tempo di un alveare – afferma Castello di Meleto – vuole promuovere un messaggio attuale secondo una direzione precisa: da un lato ritornare alle buone pratiche di riequilibrio necessarie anche per l’educazione ambientale di ciascuno e dall’altro coltivare una consapevolezza nella cittadinanza e costruire un futuro di conservazione”. 

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