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Al Museo Archeologico di Artimino arrivano le videoguide per non udenti

Il museo nato grazie alle straordinarie scoperte di Francesco Nicosia si dota di nuove guide dedicate ai portatori di disabilità

Museo Archeologico di Artimino

Il Museo Archeologico “Francesco Nicosia” di Artimino ha presentato un nuovo progetto finanziato dalla Regione Toscana che vede la creazione di videoguide Lis per non udenti. Obiettivo del progetto è quello di rendere il museo sempre più aperto e fruibile a tutti per una crescita personale e collettiva di tutta la comunità di Carmignano.

A Carmignano la cultura non è elitaria, è per tuttiha affermato il sindaco Edoardo Prestanti  – e quotidianamente ci impegniamo per portare arte, storia, musica e teatro ad ogni cittadino. Il patrimonio archeologico etrusco è uno degli aspetti storico-culturali che maggiormente caratterizzano il territorio carmignanese e siamo orgogliosi di poter dire che grazie all’impegno quotidiano del gruppo archeologico, della direttrice del museo Maria Chiara Bettini e dell’ufficio cultura del Comune, conoscere l’archeologia a Carmignano non è un privilegio di pochi”. 

“Meno di venti musei in tutta Italiaha aggiunto il sindaco Prestanti– propongono videoguide in Lis e sapere di essere tra questi, con il nostro spazio museale ad Artimino, ci rende ancora più orgogliosi, perché la vera inclusione si dimostra anche facilitando l’accesso alla cultura e non solo con la riduzione delle barriere architettoniche. Siamo contenti di essere tra i primi Comuni ad inserire un servizio come questo. Con la cultura, lo dicono i numeri, si mangia, ma si vive anche meglio”.  

Il Museo Archeologico di Artimino

Il museo che nel 2021 ha celebrato i primi 40 anni di attività raccoglie le scoperte realizzate negli anni ’60 dall’archeologo Francesco Nicosia nella zona geografica a nord dell’Arno.

Il museo racconta la storia del centro etrusco di Artimino, quest’area, fin dal VII sec. a.C. ha visto infatti uno straordinario sviluppo economico culturale, dovuto alla disponibilità di terre fertili, ma soprattutto alla collocazione geografica strategica, in corrispondenza della confluenza dell’Ombrone Pistoiese nell’Arno, al centro dei percorsi commerciali.

I ritrovamenti più importanti sono le necropoli di Artimino e di Comeana che hanno riportato alla luce numerosi e preziosi reperti.  In particolare il Tumulo principesco  di Montefortini a Comeana è la più alta testimonianza dello sviluppo culturale dell’aerea controllata dal centro etrusco di Artimino durante il periodo orientalizzante della storia etrusca. Le due tombe celate dalla monumentale collinetta artificiale  – una a camera a pianta rettangolare e l’altra circolare, a tholos – sono state riportate alla luce da Francesco Nicosia negli anni 60 del 900, l’archeologo al quale è dedicato il Museo di Artimino.

Le strutture architettoniche e i suoi corredi palesano inequivocabilmente il prestigio, le capacità economiche e il livello culturale raggiunto dalle élites aristocratiche locali, in grado di intrattenere relazioni politiche ed economiche a vasto raggio, che inserivano quest’area in un circuito di scambi – diretti o mediati – che coinvolgeva la Grecia, il Mediterraneo orientale e il Vicino-Oriente.

Museo Archeologico Artimino – © Salvatore Bruno

Le guide Lis per non udenti

Le video guide della Lis per non udenti sono state realizzate per abbattere le barriere dei portatori di disabilità. Potranno quindi visitare il museo e apprendere in maniera completa la storia che c’è dietro ai vari reperti conservati nel museo. Perchè la cultura deve essere accessibile a tutti.

Saranno fruibili tramite tablet che saranno consegnati ai visitatori. Attraverso un percorso guidato –  selezionando a scelta una delle nove sezioni in cui sono articolati i trenta video disponibili – saranno illustrati i principali reperti archeologici esposti nelle sale e i riferimenti ai monumenti che li hanno restituiti: con una o più foto e un video per ciascuno, accompagnando i visitatori  – come già avviene con le tradizionali audioguide, disponibili in quattro lingue diverse – in un viaggio alla scoperta della storia etrusca del territorio e delle sue curiosità.

Il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha dichiarato: “Questa è un’iniziativa molto importante, l’accessibilità alla cultura è un tema che mi sta a cuore. Il Museo di Artimino è un museo straordinario, simbolo della seconda grande fase di espansione della popolazione etrusca. Quella etrusca è la civiltà più evoluta del popolo italico. A Populonia e Vetulonia, Volterra ci sono i primi insediamenti, ma la seconda fase che va dal 502 a.c. fino a quando gli etruschi trovano nuovo sbocchi sul Mar Tirreno, dove fonderanno due porti. Le città etrusche della costa si connettono così grazie alla creazioni di direttrici scoperte in epoche successive che collegavano il sud con il nord. La direttrice etrusca che va dalle città della costa  attraverso l’Arno supera l’Appennino genera una serie di siti che vanno ancora riscoperti. La riscoperta di questi luoghi è la riscoperta di una importante civiltà che ancora oggi va valorizzata, una grandissima realtà. Il Museo intitolato a Francesco Nicosia, una persona straordinaria che io ho conosciuto, è un vero gioiello, uno scrigno, di estremo valore evocativo e storico per incuriosire chi vuole saperne di più sui nostri antenati, i nostri bisnonni.”

Dove vedere i video

Sei video nel linguaggio dei segni, più brevi rispetto a quelli dei tablet, saranno disponibili anche sul sito del museo e del Parco archeologico di Carmignano, www.parcoarcheologicocarmignano.it: un compendio sulle principali emergenze dell’esposizione permanente e i grandi tumuli di Montefortini e Prato Rosello.

I video sono accessibili anche a queso link: www.videoguidalis.it

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