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Bright Festival: Firenze diventa capitale dell’arte digitale e della musica elettronica

Si è aperto oggi il festival nato quattro anni fa proprio a Firenze e poi esportato in tutto il mondo. Artisti e performer internazionali saranno in città per workshop, corsi, installazioni ed esibizioni. Ecco il programma

Bright Festival Farnesina Digital Art Experience - © Ufficio stampa Bright Festival

Le arti digitali protagoniste a Firenze. Si apre oggi, 28 aprile il Bright Festival, format ispirato all’innovazione e al futuro lanciato a Firenze quattro anni fa ed esportato poi in tutto il mondo: dal 2019 quattro edizioni ufficiali (una a Firenze, tre Germania) e numerosi eventi in città internazionali come Madrid, Buenos Aires, Città del Messico, Lipsia, Barcellona, Edimburgo, Atene e Lione.

Da oggi al 30 aprile si apre questo viaggio fra la Stazione Leopolda e The Social Hub, un viaggio nel mondo dell’arte digitale, del lighting design e della musica, che consente al pubblico di entrare in contatto con le nuove tecnologie e vivere esperienze altamente immersive. Il format di Bright Festival si articola in 6 sezioni tematiche che includono attività didattiche, espositive e di spettacolo rivolte a studenti, professionisti e appassionati di arte, musica e tecnologia. Ma vediamo il programma nel dettaglio.

La sezione Bright Educational

Avrà come base la sede fiorentina di The Social Hub. Qui da oggi a  a domenica 30 aprile dalle 10:00 alle 18:00 si terranno workshop, laboratori, seminari e talks sui temi della creatività digitale in collaborazione con Università, aziende, esperti, studi creativi ed operatori culturali locali e nazionali: 22 speakers, più di 10 Università e istituti di formazione coinvolti, 30 ore di incontri e workshop.

Un calendario ricco di appuntamenti su temi come:  graphic e motion design, creazione e animazione 3d, arte immersiva e multimediale, experience & interactive design, intelligenza artificiale e metaverso, realtà virtuale e realtà aumentata, nft e crypto arte, lighting & sound design .

Le università del territorio fiorentino ed alcuni dei principali istituti di alta formazione italiani collaborano al progetto con lectures, incontri e talk di orientamento rivolti agli appassionati e studenti. Workshops intensivi e masterclass con trainer certificati provenienti dalle aziende leader di settore sono invece rivolti a studenti e professionisti in cerca di specializzazione. La partecipazione a corsi ed incontri è possibile tramite registrazione gratuita sul sito web ufficiale (www.brightfestival.com/it/edu-2023).

Tra gli ospiti di Bright Edu spicca sicuramente Andrew Quinn: musicista e artista digitale australiano, considerato il massimo esperto a livello europeo nella produzione visiva in tempo reale per la musica contemporanea, l’opera e le installazioni interattive. Ha collaborato con Opera Nazionale Ungherese, Budapest, EPFL Losanna, Milano Musica, San Fedele Milano, Mittelfest, Fotonica Festival. Partecipa alla Biennale di Musica di Venezia sia come docente che come esecutore. Ha tenuto masterclass presso il Conservatorio di Milano, lo IUAV di Venezia, il Conservatorio di Mosca, l’ANU di Canberra, l’RMIT di Melbourne, la NABA e lo IED di Milano.

La sezione Bright Art

Curata da Claudio Caciolli (Bright Festival) e da Stefano Fomasi (The Fake Factory) offre un percorso entusiasmante tra ambientazioni digitali, esperienze interattive, installazioni luminose e live performance.

Nel weekend di sabato 29 e domenica 30 aprile alla Stazione Leopolda dalle 15 alle 22 sarà l’occasione per scoprire le realtà e i trend più rilevanti dell’arte digitale, in un contesto suggestivo ispirato all’innovazione e al futuro.

In questa sezione del Festival 5 aree tematiche (immersiva, interattiva, multimedia, light art, realtà virtuale), 24 ore di eventi, spettacoli ed esperienze immersive, 32 artisti internazionali e studi creativi coinvolti e ben 16 installazioni digitali.

Tra video mapping e ologrammi, simulatori di realtà virtuale e metaverso, i visitatori potranno cimentarsi in un percorso multimediale alla scoperta dell’arte digitale, entrare in contatto con le nuove tecnologie e vivere esperienze altamente coinvolgenti, avvolti dalla magica atmosfera di una stazione ferroviaria del XIX secolo  (programma completo su www.brightfestival.com/it/art-2023)

Farnesina Digital Art Experience

Bright Festival presenta in esclusiva lo spettacolo di arte immersiva realizzato da 22 studi di arte digitale eccellenza italiani e promosso dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, con la direzione artistica di Stefano Fomasi (The Fake Factory).

Oltre 45 minuti di pura emozione avvolti dal fascino di proiezioni monumentali a 360° che avvolgeranno il pubblico tra spettacoli di immagini, suoni e ambientazioni digitali prodotti da alcuni dei migliori artisti digitali del nostro Paese.

L’arte immersiva è una forma d’espressione basata su linguaggi multimediali, progettata per immergere lo spettatore all’interno dell’opera d’arte e renderlo parte dell’esperienza artistica, utilizzando tecniche di narrazione audiovisiva e proiezioni sulle pareti e il pavimento.

Bright Music: si accende la notte del sabato

Tutto in una notte, sabato 29 aprile alla Stazione Leopolda (apertura porte ore 22:00 – ingresso 21/25/30 €.  Stavolta il palco sarà occupato da alcuni dei producer più amati nell’ambito della musica elettronica.

Tra questi, per la prima volta a Firenze, i tedeschi Adana Twins.  Un background di produzioni e presenze di altissimo livello che negli anni hanno cavalcato i più grandi club e festival e conquistato la stima dei più grandi artisti internazionali. Dal loro debutto nel 2012, i gemelli Adana continuano a prosperare ed emozionare le dancefloor di tutto il mondo con la loro musica combinando le produzioni ispirate alla house che li hanno portati alla ribalta, alle sonorità più elettroniche che li hanno resi unici nel tempo.

Il programma sarà arricchito dalla presenza dello spagnolo Kid Simius, musicista, live performer polistrumentista, produttore. Considerato uno dei nuovi prodigi della scena internazionale, dopo la recente collaborazione con il peso massimo della musica elettronica Paul Kalkbrenner, e le aperture dei suoi concerti, Kid Simius si è fatto spazio nel mondo dei grandi artisti con live performance polistrumentali che spaziano tra musica house, ambient, elettronica, disco e molto altro.

Ci sarà poi anche Markyz, dj di origine serba considerato uno degli artisti più promettenti della scena fiorentina. I suoi set techno e dub house lo hanno portato a condividere la consolle con maestri come Ben Klock, Marcel Dettman, Sven Väth, Nina Kraviz, Pan Pot, Speedy J e molti altri.

Chiude il programma musicale Weg, artista italiano ma con base a Berlino. È ormai da anni parte della famiglia Watergate, il Club in cui ha avviato la sua carriera artistica e conquistato l’apprezzamento del pubblico con il suono avvolgente di Serialism, l’etichetta di cui è co-fondatore e membro insieme ad artisti come Cesare vs Disorder, Quenum e San Proper.

Le performance musicali saranno accompagnate da una grande spettacolo visivo curato dalla visual artist Alice Felloni, tra le protagoniste del Sónar Festival 2022 (Per maggiori informazioni www.brightfestival.com/it/music_event/night-show).

Bright Pro

Alle cinque sopra citate sezioni si aggiunge Bright Pro, spazio curato in collaborazione con Panasonic, dedicato ad organizzatori di eventi, curatori d’arte, direttori di musei e progettisti di mostre, referenti tecnici di festival, operatori culturali, creatori di contenuti, artisti e studi creativi digitali.

Bright Garden

Tra le novità dell’ultima ora: l’area esterna della Leopolda ospiterà la programmazione musicale curata da due collettivi artistici locali che negli ultimi anni si sono resi protagonisti della scena culturale fiorentina, ossia Intro-Spettiva (29 aprile) e Co.Lore (30 aprile).
6 artisti e talenti emergenti si esibiranno con dj set accompagnati da esposizioni, bar e Truck Food con prodotti tipici locali, vegan e gluten free (ingresso libero).

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