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“Beginning” di Déa Kulumbegashvili al cinema Stensen per la Giornata contro la violenza sulle donne

Giovedì 25 novembre la proiezione del lungometraggio di debutto della regista di origine georgiana sarà l’occasione di parlare della violenza contro le donne con le rappresentanti dell’Associazione Artemisia

Beginning

In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne giovedì 25 novembre alle ore 21 al cinema Stensen di Firenze si tiene la proiezione di “Beginning” della regista Déa Kulumbegashvili.

Nata nel 1986, Déa Kulumbegashvili è una sceneggiatrice e regista georgiana che risiede a Tbilisi.  Il suo primo lungometraggio Beginning è stato scelto nella Selezione ufficiale del Festival di Cannes 2020, nonché nel concorso principale del Festival del film di San Sebastian e dal Toronto International Film Festival 2020.

La storia del film ambientata nella cittadina di Lagodekhi ai piedi della Catena montuosa del Caucaso al confine con l’Azerbaigian è un’atto di accusa nei confronti di una società profondamente maschilista che relega le donne in posizioni marginali. Beginning è il viaggio di una donna verso l’accettazione di se stessa, una donna che malgrado l’infinito abisso che ha di fronte cerca di dare un senso alla sua vita e alle scelte che ha fatto e al “ruolo” che ha scelto di interpretare.

Prima della visione interverranno Benedetta Albanese assessora a Casa, lavoro, formazione professionale, diritti e pari opportunità, sicurezza urbana, Claudia Morini di CinematograFica, la dottoressa Fiorenza Carmignani insieme alla dottoressa la Stefania Zurli del Centro Artemisia.

Il film

Il film, debutto cinematografico della regista di origine racconta ala storia di Yana moglie dell’esponente locale più in vista dei Testimoni di Geova. Nel corso di una riunione di preghiera nella Casa del Regno, un attentato terroristico manda a fuoco l’intero edificio. Da quel momento Yana prende progressivamente consapevolezza non solo della sua emarginazione dalla comunità in cui è cresciuta, a causa della fede religiosa che ha abbracciato sposandosi, ma anche della sua marginalizzazione in quanto donna in un contesto in cui sono gli uomini a dettare le regole. A partire da suo marito.

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