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La farmaceutica traina l’economia toscana. Giani: fondamentale la “regia pubblico-privata”

Il settore delle scienze della vita toscano rappresenta il terzo polo produttivo d’Italia. La piattaforma di logistica all’interporto di Livorno contribuirà all’espansione dei volumi e alla crescita delle esportazioni

Un ruolo determinante, per il via libera all’investimento da parte della rete Toscana Pharma Valley, è stato nelle ultime settimane garantito dalla presidenza di Regione Toscana”, così il presidente Eugenio Giani, è intervenuto alla presentazione del progetto per la piattaforma logistica farmaceutica che sarà realizzata all’interporto di Guasticce di Livorno.

Un ruolo determinante l’ha dato la Regione – spiega – perché quando si è infatti trattato di stringere i ranghi e trovare le ultime quadrature con Bcube, il fondo P3 Logistic Parks, l’Interporto ed il Gruppo Fremura, proprietari del terreno, la Kpmg e le imprese della rete Toscana Pharma Valley, solo l’intervento pubblico ha consentito di contemperare i diversi interessi economici, privati, territoriali in gioco, ricomprendendoli all’interno di un più ampio interesse generale e regionale”.

Questa nuova piattaforma logistica nasce come un investimento privato – riassume a margine dell’iniziativa Giani – , ma ha dietro una regia pubblico-privata molto complessa, che ne costituisce il vero valore in termini di competitività territoriale, attrattività di nuovi investitori nelle scienze della vita, nonché potenzialità anche per la salute pubblica: sia alla luce dei fabbisogni logistici già evidenziati dalla pandemia, sia di quelli prevedibili dalle riforme strutturali della sanità in corso, come ad esempio la diffusione delle case della salute e loro evoluzione in case di comunità, l’attivazione degli ospedali di comunità per le cure intermedie, la personalizzazione delle cure”.

Si tratta quindi – conclude il presidente – di un’iniziativa determinante per il futuro della Regione, da più punti di vista. Un bel fiore in un giardino fiorito”. Un “salto di qualità e una tappa fondamentale per il rilancio del settore manifatturiero cha passa attraverso produzioni di qualità, mentre – ricorda – la Regione sta parallelamente lavorando al potenziamento delle infrastrutture e dei collegamenti”. Come la Darsena Europa con i fondali a venti metri o lo scavalco ferroviario (27 milioni, venti messi dalla Regione). Come la ferrovia alternativa che da Vada a Collesalvetti, saltando le stazioni più congestionate, possa consentire di trasportare le merci verso Pisa e Firenze, dove “Ferrovie – ricorda ancora Giani – sta investendo due miliardi per risagomare le gallerie delle vecchia direttissima che permetterà il trasporto dei Tir sui treni verso la pianura padana”.

I numeri del settore

Si tratta di un progetto importante per la Toscana ma giustificato dai numeri del settore farmaceutico nella nostra regione. Il settore toscano delle scienze della vita – farmaceutica, biotech e apparecchiature mediche (fonte Istat e Toscana Life Sciences) – rappresenta il terzo polo produttivo d’Italia, con oltre 16 mila addetti (dati 2020), 1400 ricercatori, 20 siti produttivi, tra le duecento e le quattrocento aziende e tra i 7,5 e gli 8,6 miliardi di fatturato a seconda dei segmenti presi in considerazione, un volume di export pari al 70% della produzione ed oltre 300 milioni di euro investiti in ricerca e sviluppo con più di quaranta start-up biomedicali sulle oltre trecento italiane. Un settore che ha continuato a crescere negli ultimi anni, le cui esportazioni (oltre 2 miliardi di valore, con indotto e servizi sanitari) costituiscono il 10,3 per cento del Pil regionale.

La Toscana è anche la terza regione in Italia per impianti di produzione biotech, con 11 sedi di impresa, sette impianti ed otto centri di ricerca. Un sistema, quello delle scienze della vita, fortemente interconnesso con le quattro aziende ospedaliere-universitarie.

Invest in Tuscany

La crescita del settore è stata, nel tempo, supportata e sostenuta dalla Regione, creando e potenziando il distretto tecnologico toscano per le scienze della vita, coordinato dalla Fondazione Toscana Life Sciences. Un contributo importante è stato dato grazie all’attività dell’ufficio “Invest in Tuscany”, incardinato nella presidenza della Regione e nato undici anni fa per attrarre appunto investimenti ed aiutare le aziende e multinazionali già presenti in Toscana nei progetti di crescita.

La notizia degli ultimi giorni è che a Siena nascerà anche un hub antipandemico nazionale, finanziato dal Governo con fondi complementari del Pnrr per 360 milioni. L’infrastruttura è parte di un progetto più ampio che è il biotecnopolo senese, sostenuto con 37 milioni di euro da qui al 2024 dall’ultima finanziaria del Governo: un riconoscimento, ancora una volta, dell’eccellenza e dinamicità della Regione nel settore delle scienze della vita. Va da sé che l’hub antipandemico accrescerà anche il fabbisogno di volumi logistici, con possibilità di ulteriori sinergie tra pubblico e privato.

Dall’anno scorso è poi in corso un confronto tra la Regione con le imprese del settore, in modo da condividere proposte e progetti e garantire sviluppo e resilienza ad un settore cruciale, per lo sviluppo dell’economia toscana e la difesa della salute pubblica. Dai primi incontri sono emersi investimenti in ricerca e sviluppo, produttivi o digitali, per almeno 500 milioni. La piattaforma logistica farmaceutica che nascerà sarà al servizio anche di un’espansione dei volumi dovuti proprio a questi nuovi investimenti.

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