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La Bottega di restauro dell’Opera di Santa Maria del Fiore apre le porte al pubblico

L’8 settembre l’Opera di Santa Maria del Fiore celebra la giornata in cui ricorre la sua fondazione avvenuta 726 anni fa, l’8 settembre 1296, giorno in cui si festeggia anche la Natività di Maria

Bottega di Restauro dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Firenze - © Opera di Santa Maria del Fiore, foto Ambra Nepi

L’8 settembre l’Opera di Santa Maria del Fiore celebra la giornata in cui ricorre la sua fondazione avvenuta 726 anni fa, l’8 settembre 1296, giorno in cui si festeggia anche la Natività di Maria.

L’Opera offrirà un’opportunità unica a tutti i fiorentini, quella di visitare gratuitamente la “Bottega di restauro” in via dello Studio a Firenze, aperta eccezionalmente al pubblico dalle ore 9.30 alle 20.00, senza prenotazione.

All’interno della Bottega a ricevere i visitatori e spiegarne la storia e le attività ci saranno alcuni restauratori dell’Opera che qui lavorano.

Nella Bottega sarà possibile vedere oltre al bellissimo luogo, che ricorda le antiche bottega artigiane dell’antichità, le copie realizzare a mano dai restauratori/ scalpellini delle statue di Papa Celestino I, Papa Gregorio VII e Papa Leone Magno che andranno a sostituire gli originali (attualmente in restauro e in futuro musealizzati) sulla facciata ottocentesca del Duomo.

Bottega di Restauro dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Firenze – © foto Ambra Nepi

La Bottega di restauro ha oltre 700 anni di vita. La prima sede della Bottega si trovava in un locale posto dietro l’abside della Cattedrale.

Successivamente fu trasferita in un edificio adiacente, progettato da Filippo Brunelleschi, che era l’antica sede dell’Opera (dove oggi si trova il Museo dell’Opera del Duomo). Qui gli scultori della Bottega di restauro lavoravano sotto una grande tettoia che non esiste più.

Nel Settecento la Bottega fu spostata in un’altra sede, chiamata “la rotonda”, tuttora situata in Piazza delle Pallottole.

L’ultimo e definitivo trasferimento avvenne intorno alla metà del XIX secolo, in via dello Studio, dove la Bottega di restauro si trova ancora oggi.

Lo scopo principale della Bottega di restauro era quello di realizzare la decorazione scultorea e architettonica della Cattedrale e del Campanile. Gli operai della Bottega erano degli scalpellini, cioè degli scultori specializzati nel lavorare il marmo.

Nei secoli e in particolare dal XX secolo, accanto a questo tradizionale lavoro, è aumentato quello del restauro di tutta la parte decorativa e architettonica della Cattedrale e dei suoi monumenti.

La maggior parte delle sculture che adornavano il Duomo e il Campanile di Giotto sono state nel corso del tempo, per motivi conservativi, musealizzate e al loro posto collocate delle copie realizzate ad opera d’arte dagli scalpellini della Bottega di restauro.

Bottega di Restauro dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Firenze – © foto Ambra Nepi
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