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Migranti, nuovo sbarco al porto di Livorno: arrivata la Sea Eye 4

I 142 migranti della nave Life Support sbarcati il giorno prima sono stati inviati al centro accoglienza: già collocati tutti i minori a bordo

Migranti a Livorno

Nuovo sbarco al porto di Livorno: dopo la “Life Support”, nave ong con 142 migranti a bordo, è giunta alle banchine la Sea Eye 4 scortata da motovedette della capitaneria. A bordo 108 migranti: provengono da Bangladesh, Sudan, Nigeria, Somalia, Togo, Mali e Egitto. Di questi, 13 sono minori non accompagnati.

Tutti i minori rimarranno in Toscana assieme ad altri 33 migranti. In Emilia Romagna andranno 32 persone, altre 30 nel Lazio. Sono sbarcati all’accosto 75, nell’area del grande bacino di carenaggio.

Non sono stati registrati, secondo quanto si apprende, né casi di covid-19 né di scabbia. Alle prime visite mediche, invece, in cinque persone sono state riscontrate ustioni diffuse, causate probabilmente dalla forzata vicinanza con sostanze corrosive, e per una di esse è stato disposto il ricovero al Centro grandi ustionati di Pisa.

La Toscana che si vede da questo molo è una Toscana bella, plurale ed accogliente, che ci rende orgogliosi”, ha affermato l’assessora regionale alla Protezione civile, Monia Monni.

Gli sbarchi sono avvenuti in assoluta tranquillità con la collaborazione dei diversi attori in campo, Questura e Prefettura, Guardia costiera, mondo del volontariato, Comune di Livorno, oltre che del personale dell’azienda Usl”, ha affermato l’assessora alle Politiche sociali, Serena Spinelli.

Abbiamo messo in campo un percorso dedicato alle donne con bimbi molto piccoli. Ci sarà un ginecologo e verrà fornito servizio di supporto psicologico – ha aggiunto- Abbiamo provato a tenere insieme il sistema di efficienza della protezione civile con un po’ di umanità. Ci dicono che il viaggio è stato impegnativo ed estenuante, reso più lungo dalla scelta del Governo di assegnare lo sbarco al porto di Livorno. C’è stato un dispiegamento di forze da parte di tutti i dipartimenti civili e regionali molto intenso. Abbiamo montato il campo in pochissime ore. Oltre 70 persone stanno lavorando, tra volontari e personale sanitario. Per noi è la prima volta che ci troviamo ad affrontare questa situazione. Come sapete il porto di Livorno non è certamente il più vicino rispetto alle rotte migratorie. Abbiamo dato segnale di apertura, solidarietà e competenza. La Toscana ha fatto la sua parte”.

Spinelli e Monni al porto di Livorno

“Mi preme sottolineare – ha detto l’assessora Spinelli – che, nonostante le inevitabili difficoltà, la gestione di questi arrivi si sta rivelando molto positiva. Ciò è stato possibile perché si è mossa quella che si sta rivelando come una straordinaria macchina organizzativa che ha visto una relazione efficace tra tutte le istituzioni coinvolte, con il coordinamento della Prefettura, a partire dalla struttura della Protezione civile regionale insieme alle associazioni del volontariato, Anpass, Misericordie, Croce Rossa. Decisivo il contributo fornito dal personale medico che ha effettuato le visite di prima accoglienza e quello della Questura. Anche la città di Livorno ha mostrato il suo volto solidale e accogliente, anche attraverso i tanti volontari che da stamani all’alba sono stati qui con noi ad attendere l’attracco della nave”.

Rossella Miccio presidente di Emergency ha dichiarato “Sono persone che scappano da violenze, devastazioni e luoghi guerra, siamo felici che finalmente tocchino terra. Il porto di Livorno non è vicino, ma l’importante è essere riusciti a portarli in salvo”.

Da sottolineare che tutte le strutture toscane che si occupano di minori e che hanno posti disponibili sono pronte ad accogliere ulteriori arrivi.

Attivata la colonna mobile della protezione civile

La Protezione civile della Regione Toscana si sta adoperando a supporto della Prefettura per lo sbarco nel porto di Livorno delle navi Ong con migranti a bordo.

E’ stata attivata la Colonna mobile regionale per l’installazione, direttamente sul molo del porto, del Presidio medico avanzato della funzione sanità-maxiemergenze, e di una serie di strutture a supporto della Questura e della Prefettura per l’identificazione e lo smistamento dei migranti sbarcati.

L’operazione è stata condotta con il supporto di Misericordie, Cri, Anpas e Vab, e con la collaborazione del Volontariato locale gestito dal Comune di Livorno.

Il Presidio medico avanzato si compone di una tenda principale dedicata al triage dei migranti sbarcati, con annessi sala per “codici rossi” e area pediatria, oltre che due strutture separate per l’isolamento dei casi clinici più complessi e potenzialmente contagiosi.

La parte di supporto logistico si compone invece di 4 tende principali, a supporto delle procedure di riconoscimento effettuate dalla Questura, e per dare il necessario aiuto materiale e psicologico ai migranti. La Sala operativa mobile e una unità di Svs per la gestione del vettovagliamento completano il quadro delle installazioni, oltre a strutture logistiche specifiche per la distribuzione degli abiti e per le funzioni di servizio.

In termini di risorse umane, la Regione Toscana, oltre ai funzionari della Direzione difesa del suolo e Protezione civile, ha schierato oltre 70 volontari delle varie associazioni, impegnati sia nel presidio medico che nel supporto logistico all’operazione.

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