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L’Amico Fritz al Maggio, l’opera di Mascagni come un film di Allen

Il 1 marzo il debutto all’auditorium Zubin Mehta, sul podio il maestro Riccardo Frizza mentre la regia è di Rosetta Cucchi

L’amico Fritz – © Michele Monasta/Maggio musicale fiorentino

L’amico Fritz torna al Maggio musicale fiorentino dopo oltre 80 anni dall’ultima volta. L’opera di Piero Mascagni è l’ultimo appuntamento in calendario per la stagione operistica invernale in attesa dell’84esimo Festival in primavera.

La prima è fissata per martedì 1 marzo alle ore 20 presso l’auditorio Zubin Mehta del Teatro del Maggio. Altre quattro le recite previste in cartellone: il 3 e il 9 marzo alle ore 20, il 6 marzo alle ore 15:30 e il 12 marzo alle ore 18.

Sul podio Frizza, regia di Cucchi

L’opera di Piero Mascagni vede sul podio il maestro Riccardo Frizza, alla guida del Coro e dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, la regia è di Rosetta Cucchi. Al loro fianco una compagnia di canto di spessore: Charles Castronovo, al suo debutto al Maggio, è Fritz Kobus, Salome Jicia è Suzel, Teresa Iervolino interpreta Beppe lo zingaro, mentre il ruolo di Davide il rabbino è interpretato da Massimo Cavalletti. Con loro Dave Monaco, Francesco Samuele Venuti e Caterina Meldolesi. In questo nuovo allestimento scene e costumi sono curati da Gary McCann, le luci da Daniele Naldi. Il maestro del Coro è Lorenzo Fratini.

L’amico Fritz – © Michele Monista/Maggio musicale fiorentino

La commedia lirica in tre atti al Maggio verrà rappresentata senza intervalli (durata complessiva un’ora e mezza). Per esigenze di regia L’amico Fritz lascia la placida cittadina dell’Alsazia dove è ambientata, per spostarsi in un contesto newyorchese che ricorda uno dei film di Woody Allen o le atmosfere del Blockbuster degli anni Ottanta, Stregata dalla luna.

Mascagni dopo la Cavalleria

L’opera in scena al Maggio ci propone un Mascagni dopo il successo travolgente di Cavalleria rusticana. Travagliato il libretto a cui misero mano nel tempo Angelo Zanardini, Angelo Daspuro, Guido Menasci e Giovanni Targioni-Tozzetti. Se la trama appare esile e i personaggi non hanno la forza drammatica della Cavalleria, sotto il profilo musicale l’opera di Mascagni è stata capace di sfidare il tempo, conservando freschezza. Eppure Giuseppe Verdi la biasimò per le troppe dissonanze e i continui cambiamenti di tempo in partitura.

Una scelta stilista precisa da parte di Mascagni che voleva “una musica fresca, dai toni affettuosi e adatta ai buoni di cuore” per raccontare l’idillio amoroso dello scapolo Fritz Kobus con l’incantevole Suzel, figlia del suo fattore di cui finirà per innamorarsi.

Un’opera di sperimentazione

Per il direttore Riccardo Frizza, al debutto sul podio dell’auditorio Zubin Mehta, l’opera evidenzia il lavoro del compositore livornese: “Lavorando su un libretto ‘debole’ da un punto di vista drammaturgico si cimenta in tante novità musicali: ci sono moltissimi cambi di tempo, melodie che si ripetono spesso con accenti spostati. È davvero un’opera di sperimentazione, che porta con sé alcune melodie che poi verranno in futuro riprese da Giacomo Puccini nella Manon Lescaut e addirittura ne La Bohème”.

Un’ambientazione da film

Rosetta Cucchi sottolinea come “la storia che cerchiamo di raccontare è lieve, leggera, quasi alla Italo Calvino possiamo dire: una leggerezza che però tutto vuol dire fuorché superficialità. Abbiamo deciso di dare come sfondo alla vicenda le lontane Americhe, quasi come se fosse un lontano richiamo ai film di Woody Allen o al film di Norman Jewison Stregata dalla luna”.

Il cast de L’amico Fritz

Sul palcoscenico, nel ruolo del protagonista Fritz Kobus, Charles Castronovo, al suo debutto assoluto sulle scene del Maggio: è tra i migliori tenori della sua generazione. Al suo fianco, nel ruolo di Suzel, il soprano Salome Jicia che torna al Maggio dopo il debutto assoluto nel 2019 con La straniera di Vincenzo Bellini. Teresa Iervolino sarà invece Beppe, lo zingaro che, al Maggio, è stata fra le protagoniste della Linda di Chamounix nel settembre 2021. Massimo Cavalletti, che al Maggio è stato fra i protagonisti de Il barbiere di Siviglia nell’ottobre del 2020, interpreta il ruolo di Davide il rabbino. Dave Monaco interpreta invece il ruolo di Federico, uno dei due compagni di avventure di Fritz. Completano il cast due giovani artisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino: Francesco Samuele Venuti nel ruolo di Hanezò, l’altro amico fidato di Fritz, e Caterina Meldolesi nel ruolo di Caterina, la governante.

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