Cultura/

Nasce a Pietrasanta la Fondazione Igor Mitoraj: 1 milione di euro dal Ministero per un nuovo museo con oltre 70 opere

Nasce in Toscana una Fondazione dedicata al grande artista di origine polacca che aveva scelto Pietrasanta come residenza dove creare le sue enormi ed evocative sculture ispirate ai miti classici

Igor Mitoraj al Giardino di Boboli - © robin.ph/shutterstock

Un milione di euro è questa la cifra stanziata dal Ministero della cultura per creare a Pietrasanta in Toscana la Fondazione Museo Igor Mitoraj dedicata all’artista scomparso nel 2014.

E’ stato firmato a Roma l’atto costitutivo della nuova realtà che vede la Regione Toscana fare il suo ingresso tra i soci fondatori al fianco del Ministero della cultura e del Comune di Pietrasanta. La Toscana si arricchisce così di una nuova perla l’offerta dell’arte contemporanea.

“E’ un atto storicoha detto il presidente Eugenio Giani che mi rende particolarmente felice perché suggella l’impegno che mi ero assunto di valorizzare Mitoraj e la sua opera. Con la firma di oggi abbiamo dato vita alla Fondazione che nasce nelle terre che Mitoraj aveva scelto per dare ispirazione al suo genio artistico e nutrire la contemporaneità del suo messaggio e della sua espressione, che si accompagnano sempre a un grande amore per la nostra regione. La forte presenza dell’artista nella nostra terra troverà il centro in questa nuova realtà che arricchirà il profilo della città toscana della cultura. Ringrazio il ministro Franceschini per aver sostenuto questa iniziativa che rappresenta senza dubbio un elemento di eccellenza per la Toscana a livello nazionale e internazionale”.

Igor Mitoraj a Pisa – © Oleksandr Vasylenko/shutterstock

Il nuovo museo dedicato a Igor Mitoraj

Il Museo Igor Mitoraj conterrà 70 opere dell’artista, oggetto della donazione della famiglia Sabatié.

Jean Paul Sabatié imprenditore francese stabilitosi in lucchesia, aveva sviluppato un lungo sodalizio con il maestro Mitoraj, interrottosi con la prematura scomparsa dell’artista il 6 ottobre 2014.

Il Museo sarà un luogo aperto alla città, vivo, nel quale l’opera di Igor Mitoraj potrà rivivere grazie alla sua relazione con la città stessa e il suo contesto urbano.

Polo di attrazione internazionale, il museo sarà un luogo di cultura, capace di ospitare eventi legati all’opera e alla vita di Mitoraj, un volano non solo per Pietrasanta, ma per il sistema turistico e culturale della Versilia e della Toscana.

L’atto costitutivo della Fondazione infatti prevede che essa non solo abbia il compito di catalogare, conservare, ordinare e esporre le opere delle collezione Mitoraj recuperandone la memoria, ma di promuovere anche la memoria diffusa dell’artista sul territorio offrendo al pubblico la possibilità di approfondirne le diverse tematiche, sia sotto il profilo storico-artistico e culturale, sia con riferimento al ruolo che esse hanno rivestito per il territorio e la società.

Saranno quindi costruiti percorsi culturali di conoscenza delle diverse realtà locali e regionali legate alle opere di arte contemporanea, dando luogo a collegamenti in rete di luoghi della cultura esistenti in Italia e all’estero.

Igor Mitoraj a Pietrasanta – © life_in_a_pixel/Shutterstock

Chi era Igor Mitoraj

Igor Mitoraj è stato uno scultore e pittore polacco. E’ nato a Oederan, poco lontano da Dresda, da madre polacca e da padre francese, deportati dai nazisti ai lavori forzati.

Dopo aver studiato pittura alla Scuola d’arte di Cracovia e all’Accademia d’arte di Cracovia sotto la guida di Tadeusz Kantor, partecipa a diverse esposizioni collettive, tenendo la sua prima personale nel 1967 alla Galleria Krzysztofory in Polonia.

Nel 1968 si trasferisce a Parigi, per continuare i suoi studi presso l’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts. Poco dopo rimane affascinato dall’arte e dalla cultura Latino-Americane e decide di trascorrere un anno dipingendo e viaggiando in Messico.

Fa ritorno a Parigi nel 1974 e due anni dopo tiene un’altra personale alla Galleria La Hune, nella quale include anche alcune sculture: il successo dell’esposizione lo convince a dedicarsi a tempo pieno alla scultura. Riceve il “Prix de la Sculpture” a Montrouge e il Ministro francese per la Cultura gli mette a disposizione uno studio al Bateau-Lavoir di Montmartre.

Nel 1979 compie un viaggio a Carrara e decide di dedicarsi anche alla lavorazione del marmo. Nel 1983 decide di stabilirsi a Pietrasanta, di aprirvi il suo studio. Sarà sempre  molto legato alla città versiliese che nel 2001 gli conferisce la cittadinanza onoraria e alla quale lascia il dono di sue numerose opere. 

Le sue sculture sono esposte sia in Europa che negli Stati Uniti. Di particolare importanza è la sua mostra di successo nel 1989 alla New York Academy of Art.

In Italia ha realizzato molte esposizioni in parchi e ville storiche dove le sue gigantesche opere trovano la giusta collocazione.

Tra le più famose si ricordano in particolare le sue suggestive esposizioni nella Valle dei Templi di Agrigento (2011), e quelle postume a Pisa (2015), nei Mercati di Traiano a Roma (2016), negli scavi di Pompei (2016) e nelle altre due città siciliane di Piazza Armerina e Noto (2021).

Nel 2014 l’artista muore a Parigi, ma per suo espresso desiderio viene sepolto a Pietrasanta. 

I più popolari su intoscana