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Viaggio nella bellezza: alla scoperta delle opere di Igor Mitoraj in Toscana

Le sculture dell’artista di origine polacca sono state esposte in tutto il mondo ma sono moltissime le opere che ha donato a vari luoghi e istituzioni in Toscana

Teatro del Silenzio a Lajatico

Quello che legava Igor Mitoraj alla Toscana può essere definita una lunga storia d’amore.

Lo scultore di origine polacca, scomparso nel 2014, nel 1983 affascinato dal prezioso marmo di Carrara aveva scelto Pietrasanta come luogo dove vivere e sede del suo studio.

“Ho la nostalgia di qualcosa di molto bello, di molto semplice, una sorta di paradiso perduto, ho bisogno di una certa bellezza, questa mi fa vivere” ha scritto Mitoraj per spiegare la sua arte.

L’artista è sempre stato molto legato alla città versiliese dove ha chiesto di essere sepolto e che nel 2001 gli ha conferito la cittadinanza onoraria.

Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo e sono moltissime le donazioni fatte dall’artista a vari luoghi e istituzioni in Toscana.

In attesa della Fondazione Igor Mitoraj che aprirà nei prossimi anni proprio a Pietrasanta ospitando una collezione di oltre 70 opere ecco un itinerario con le opere di Mitoraj in Toscana.

1-Il Tindaro screpolato al Giardino di Boboli

Passeggiando nel cuore del Giardino di Boboli è possibile incontrare nei pressi del prato dei Castagni, sulla sinistra andando in direzione del Museo delle Porcellane un volto gigantesco.

Si tratta del “Tindaro screpolato” donato dall’artista Igor Mitoraj, il re dell’antica e gloriosa città di Sparta, sposo di Leda, padre di Clitemnestra e secondo alcune versioni anche della bella Elena.

Mitoraj attinge diffusamente al mondo classico e ai protagonisti dei miti greci per creare un repertorio di figure con le quali costruire una sua personalissima mitologia.

Teste, volti, occhi, bocche, sono da Mitoraj elaborati e restituiti alla fruizione dello spettatore come frammenti delicatamente ricomposti dallo scultore, proprio come questa testa di Tindaro screpolato.

L’opera è un monito dello scorrere del tempo, della nostra umana debolezza e fragilità, ma anche il simbolo della resistenza della bellezza.

Igor Mitoraj al Giardino di Boboli – © robin.ph/shutterstock

2-Il Grande sonno al Teatro del silenzio di Lajatico

Il Teatro del Silenzio è un anfiteatro creato sfruttando la naturale conformazione di una collina nei pressi del paese di Lajatico, in provincia di Pisa.

La costruzione, inaugurata il 27 luglio 2006, è stata eretta per volontà del cantante Andrea Bocelli originario di questo paese.

La struttura è nata per essere montata ed ospitare un solo spettacolo l’anno (da qui il nome “Teatro del Silenzio”). La costruzione consta di un “palcoscenico” circolare di alcuni metri di raggio al cui centro campeggia una scenografia diversa ogni anno.

La più famosa, divenuta simbolo stesso del Teatro, è la scultura “Il grande sonno” raffigurante un volto umano eseguita da Igor Mitoraj per la scenografia di una Manon Lescaut e donata successivamente dallo scultore alla fondazione del teatro.

Il Grande Sonno di Igor Mitoraj a Lajatico

3-L’Angelo caduto in piazza dei Miracoli a Pisa

Nel 2014 nella piazza dei Miracoli a Pisa patrimonio Unesco si è tenuta la grande mostra “Angeli”, l’ultima realizzata da Igor Mitoraj mentre era ancora in vita.

L’esposizione faceva parte delle iniziative pensate per il 950° anniversario della posa della prima pietra della Cattedrale di Pisa e per la prima volta ha portato un artista contemporaneo nella piazza della torre pendente.

Al termine dell’esposizione che fu un enorme successo realizzando oltre 50 mila visitatori in un anno, l’artista decise di donare alla città la suggestiva scultura dell’ “Angelo caduto” che è ancora oggi collocata ai piedi della torre.

Igor Mitoraj a Pisa – © Oleksandr Vasylenko/shutterstock

4-La lunetta della chiesa di Sant’Agostino e il Centauro a Pietrasanta

Sono tante le opere regalate da Igor Mitoraj a Pietrasanta, il piccolo borgo toscano considerato per l’altissima concentrazione di gallerie la “piccola Atene” della Toscana. 

Una delle sculture più ammirate è il Centauro collocato nell’omonima piazzetta.

Il Centauro è stato il primo atto d’amore tra Igor Mitoraj e Pietrasanta, una specie di “pegno di fidanzamento”, poi suggellato da altri doni come gli affreschi della sala comunale e la lunetta del portale della chiesa di Sant’Agostino dove è stata collocata nel 2013 l’Annunciazione in bronzo.

Centauro di Igor Mitoraj a Pietrasanta

5-Il Torso alato a Greve in Chianti

Nel 2002 Igor Mitoraj ha realizza un “Torso alato” per la piazza Matteotti di Greve in Chianti.

Surrealismo e citazionismo si mescolano in questa scultura creando un effetto di monumentalità e insieme di mistero.

Come in molti resti dell’antichità, la figura non è intera, ha braccia, testa e altre parti del corpo mancanti.

L’opera si ispira in primo luogo ai paesi dell’antichità come la Grecia e l’Italia per l’impiego del bronzo, ma anche all’Egitto per la monumentalità, senza mai perdere quell’allusione continua al concetto di reperto e di frammentarietà del tempo.

Torso alato di Igor Mitoraj a Greve in Chianti
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