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Da Pontedera arriva la stampa 5D, con materiali dotati di intelligenza

L’Istituto italiano di tecnologia di Pontedera coordina il progetto 5dNanoPrinting, finanziato dall’Ue con 3,58 milioni nell’ambito del programma Fet Horizon

Il team del progetto 5dNanoPrinting - © 5dNanoPrinting

La Toscana è in prima fila nello sviluppo di una nuova tecnologia: la stampa in 5D. Rispetto a quella in 3D infatti alle 3 dimensioni spaziali aggiunge anche le proprietà di ‘intelligenza’ ai materiali e promette di velocizzare la produzione di componenti per l’elettronica.

Tutto questo grazie al progetto 5dNanoPrinting, finanziato dall’Unione Europea con 3,58 milioni nell’ambito del programma Fet Horizon, e coordinato dall’Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Pontedera (Pisa), a cui partecipano anche Cnr e STMicroelectronics.

L’obiettivo della stampa 5D: sviluppare nuovi materiali intelligenti

Attualmente produrre micro e nano dispositivi (detti Mems o sistemi micro elettromeccanici) è molto complesso per le caratteristiche dei materiali, le metodologie di fabbricazione utilizzate e i costi elevati di sviluppo. I Mems sono controllati da un chip centrale, hanno parti mobili, e già sono impiegati nell’elettronica di consumo, il settore automobilistico e quello sanitario.

L’obiettivo del progetto per il stampa 5D, guidato da Virgilio Mattoli, è sviluppare nuovi materiali intelligenti e metodologie di fabbricazione con un innovativo metodo di stampa 3D e nuovi materiali, per realizzare dei prototipi di Mems in maniera rapida e  personalizzabili.

Una nuova tecnica di stampa 3D

Per farlo si impiegherà una tecnica di stampa 3D che si serve di impulsi laser concentrati per preparare strutture complesse alla
scala del nano e micrometro ad alta risoluzione. L’aggiunta di due nuove dimensioni renderà possibile lo sviluppo di micro/nano strutture 3D on-demand con materiali funzionali, oltre che di controllare in tempo reale i dispositivi prodotti (2° dimensione extra-tempo).

La tecnica sarà validata attraverso la creazione di un innovativo impianto cocleare, che integrerà diversi Mems costruiti direttamente su un elettrodo impiantabile standard. Il processo di sviluppo diventerà così più veloce e permetterà di modificare le proprietà specifiche dei dispositivi già durante la stessa fase produttiva, e non solo in fase di progettazione come avviene attualmente.

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