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Scuola, Toscana pronta per un ritorno sui banchi in sicurezza

La Regione vara il piano di monitoraggio e screening “Scuole sicure”. Tutte le misure predisposte in vista della riapertura graduale

A scuola con la mascherina - © Syda Productions

La Toscana è pronta a far tornare gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado in presenza da giovedì 7 gennaio, in piena sicurezza (N.d.R.: anche se gli ultimi sviluppi nella notte del confronto politico portano a pensare ad un possibile slittamento per le superiori all’11 gennaio).

La prima settimana la didattica riprenderà regolarmente per le secondarie di primo grado, mentre sarà al 50% in Dad per quelle di secondo grado.

L’obiettivo è un progressivo ritorno alla normalità in sicurezza, nel rispetto delle norme anti-Covid: per questo la Regione ha varato una serie di provvedimenti che sono stati illustrati oggi dal presidente Eugenio Giani e dagli assessori alla salute Simone Bezzini, all’istruzione Alessandra Nardini e ai trasporti Stefano Baccelli.

“Saremo minoritari ma siamo convinti che il rapporto con gli insegnanti e tra studenti sia essenziale, quindi, anche complice il fatto che con i dati ce lo possiamo permettere, in Toscana il 7 gennaio si riparte con le scuole secondarie superiori” ha dichiarato il presidente della Giani.  In Toscana le scuole ripartiranno “secondo le indicazioni dell’ordinanza del ministro della Salute Speranza, ovvero al 50%” di didattica in presenza, se poi i dati epidemiologici peggiorano si tornerà alla dad in modo esclusivo”. 

Noi dobbiamo essere coraggiosi e riportare i ragazzi a scuola perché l’anno scolastico ne ha bisogno. Anche poter avere un giorno sì e un giorno no in classe consente a quel 50% di didattica a distanza di essere concordata il giorno prima a scuola e, quindi, di essere ben impostata. Inoltre permette ai ragazzi di ritrovare per metà della settimana la loro socialità, di ritrovare il loro rapporto diretto“.

“Scuole sicure” per spezzare le catene del contagio

Con la campanella di giovedì 7 gennaio in Toscana partirà anche la campagna di monitoraggio e screening “Scuole sicure”, promossa dalla Regione insieme all’Ufficio scolastico regionale, Anci, Upi, Asl e Agenzia regionale di sanità.
In presenza di un caso positivo verranno attivate specifiche procedure. Per un caso positivo registrato fuori dall’ambiente scolastico dalla richiesta alla prenotazione del tampone è previsto il tempo massimo di 1 giorno e il risultato viene assicurato entro la giornata del prelievo, mediamente entro 6 ore.
Per il caso sospetto registrato durante le attività scolastiche è prevista l’esecuzione di un tampone antigenico subito o nel più vicino drive through: se il test è positivo sono avviate le procedure standard di tracciamento nella stessa giornata della notifica di positività.

Più screening per individuare anche gli asintomatici

Il progetto inoltre prevede screening nelle scuole attraverso test antigenici rapidi, divisi in due tipi: con innesco e senza innesco.
Lo screening con innesco si applica quando c’è un caso positivo confermato: a quel punto vengono eseguiti test antigenici ai compagni di classe e agli insegnanti, con possibile allargamento ad altri contatti stretti scolastici, effettuati immediatamente o a breve distanza di tempo.
Lo screening senza innesco invece punta a implementare la capacità di testing, applicando una strategia di allerta precoce, che punta a individuare casi e focolai in età scolastica (14-19 anni), attraverso test antigenici su campioni di studenti.

“L’obiettivo è intercettare il maggior numero possibile di casi positivi, in particolare asintomatici spiega l’assessore Bezzini per spezzare sul nascere le catene del contagio e anticipare il virus aumentando la nostra capacità di testing. Dobbiamo mantenere bassa la curva del contagio, a partire dai comportamenti corretti di ciascuno di noi.”

La scuola torna al centro

Con la riorganizzazione dei trasporti scolastici e il monitoraggio “Scuole sicure” la Toscana è pronta a far tornare gli studenti in aula.Il nostro obiettivo è sempre stato quello di riportare appena possibile le studentesse e gli studenti in aula e di farlo ovviamente in sicurezza sottolinea l’assessora Nardini sappiamo bene che in questi mesi i ragazzi hanno pagato un prezzo altissimo a causa della pandemia come sappiamo altrettanto bene che la didattica a distanza, che si è resa necessaria in un momento come quello che abbiamo vissuto, non può certo sostituire quella in presenza, che è anche socialità. A questo proposito voglio ringraziare anche i docenti, che si sono adoperati e spesso reinventati per continuare a fare lezione utilizzando al meglio le nuove tecnologie.”

Presenti alla conferenza stampa anche il presidente della Provincia di Prato Francesco Puggelli per UPI e l’assessore all’educazione di Firenze Sara Funaro per ANCI.

Mentre in molte Regioni si discute ancora se e come rientrare a scuolaha spiegato Puggelli, che in Upi ha la delega alla scuolanoi, grazie al grande lavoro avviato in sinergia mesi fa, siamo pronti non solo a partire ma a farlo in sicurezza. Dopo aver adeguato gli spazi delle superiori delle Province a tempo di record in estate, dopo essere intervenuti sul TPL, volevamo agire sul fattore sanitario: un sistema combinato di ‘Drive through’, percorsi sanitari dedicati alle scuole, attività di screening e tracciamento in tempi certi alla base del progetto che come Upi Toscana abbiamo proposto alla Regione e che si è poi consolidato in ‘Scuola sicura’, così che la Toscana si pone adesso all’avanguardia e come modello virtuoso per un rientro in sicurezza”.

C’e stato un grandissimo lavoro congiunto tra i Comuni toscani, l’ufficio scolastico regionale e la Regione, per essere pronti alla ripartenza del 7 gennaio ha concluso Sara FunaroUn lavoro che coinvolge più fronti e che ci auguriamo possa portare importanti risultati con la presenza in classe degli studenti. Firenze è pronta e mi sto confrontando con gli altri Comuni: il lavoro è molto avanzato”.

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