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Toscana arancione ma non tutta. Quali sono i comuni in rosso? Ecco le risposte

Rimangono nella massima fascia di allerta le province di Firenze e Prato e le zone socio-sanitarie dell’Alta Valdelsa e del Valdarno Empolese Valdelsa

Coronavirus - © StaniG

Da lunedì 12 aprile la Toscana torna nella zona intermedia di restrizioni, come previsto dalle ultime decisioni Ministro della Salute. Permangono comunque alcune zone rosse all’interno della Regione, almeno fino al 17 aprile prossimo.

Rientrano dunque nel massimo livello di allerta per l’emergenza corona virus le province di  Province di Firenze e Prato, i comuni di San Miniato, Montopoli in Val d’Arno, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto parte della Provincia di Pisa ma compresi nella zona socio sanitaria Valdarno Empolese Valdelsa, i comuni di Poggibonsi, San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Radicondoli compresi nella zona socio sanitaria Alta Valdelsa.

Secondo quanto riportato dalla Regione Toscana le  due province e le due zone socio sanitarie superano l’indice di contagio settimanale dei 250 contagiati su 100.000 abitanti, dato limite indicato dalla legge per l’assunzione di provvedimenti.

La permanenza di queste zone in fascia rossa – spiegano ancora dalla Regione è “un atto determinato dalla situazione ad alto rischio nel sistema ospedaliero e sanitario con fortissima occupazione di terapie intensive e alta diffusione di ricoveri nei reparti Covid”.

Un provvedimento concertato con le assemblee dei sindaci dei territori maggiormente interessati dal contagio. L’obiettivo è quello di limitare la mobilità per non congestionare ulteriormente e il sistema ospedaliero e sanitario toscano.

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