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A San Gimignano si vendemmia per la Vernaccia: attesa un’ottima annata

Parte oggi con un leggero anticipo la vendemmia per la Vernaccia nei vigneti di San Gimignano che daranno le uve per il celebre vino.  Le aziende hanno cominciato in buona parte del territorio della denominazione, mentre altri produttori preferiscono aspettare ancora una settimana, sia per l’esposizione dei terreni o per scelta produttiva. Si prevede un’ottima […]

Vernaccia

Parte oggi con un leggero anticipo la vendemmia per la Vernaccia nei vigneti di San Gimignano che daranno le uve per il celebre vino.  Le aziende hanno cominciato in buona parte del territorio della denominazione, mentre altri produttori preferiscono aspettare ancora una settimana, sia per l’esposizione dei terreni o per scelta produttiva.

Si prevede un’ottima annata

L’andamento stagionale, informa il Consorzio della Vernaccia, difficilmente avrebbe potuto essere migliore, tutte le fasi vegetative sono iniziate nella norma, la cacciata dei germogli e la fioritura sono state ottime, molto buone allegagione e invaiatura, nessuno stress idrico, nessun evento meteorologico traumatico. “Se consideriamo poi che in periodo di lockdown i produttori non hanno potuto dedicarsi ai soliti impegni commerciali, dalle fiere e agli eventi promozionali, ma solo alla cura della campagna, il risultato è vigne bellissime e uve perfette” spiegano dal Consorzio.

Vernaccia di San Gimignano
La Vernaccia di San Gimignano

La vendemmia della Vernaccia di San Gimignano è fatta con circa una settimana di anticipo rispetto al 2019. Lo stato sanitario delle uve è ottimo e buona la quantità, solo leggermente inferiore a quella dello scorso anno. Il clima caldo, asciutto e ventilato di luglio e agosto ha permesso una perfetta maturazione, aiutata anche dalle piogge di fine agosto, mentre le notti fresche hanno preservato l’acidità. Secondo il Consorzio quindi le premesse quindi ci sono tutte perché quella del 2020 si prospetti come un’ottima annata.

Le preoccupazioni post lockdown dei produttori

La vendemmia per la Vernaccia è partita con il sole. Invece restano le preoccupazioni che poco hanno a che fare con la raccolta delle uve e molto con la situazione creatasi con la pandemia, il conseguente lockdown e il crollo delle vendite, anche se continua la lenta ripresa degli imbottigliamenti, che nei primi otto mesi dell’anno registrano un calo tutto sommato contenuto (-8% sul 2019)

“Se il tempo si manterrà buono – spiegano ancora i produttori -, in tre settimane si chiuderà la raccolta delle uve bianche, poi sarà la volta delle rosse: anche il Sangiovese promette molto bene, ma è ancora presto per sbilanciarsi, il mese di settembre sarà decisivo per la qualità e la quantità”. 

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