Sostenere le piccole e medie imprese toscane con un contributo per coprire le spese legate all’emissione di titoli di debito – come i minibond – che servono per raccogliere risorse finanziare da investire in beni materiali e immateriali (macchinari, tecnologie, brevetti, software, ecc.). E’ l’obiettivo della nuova misura varata dalla Regione Toscana con l’approvazione della delibera che definisce i “criteri e gli indirizzi per l’attivazione di interventi per il sostegno all’emissione di titoli obbligazionari e titoli di debito finalizzati alla realizzazione di progetti di investimento“.
“Con questa azione confermiamo e rilanciamo il nostro impegno verso le Pmi toscane – hanno dichiarato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e l’assessore regionale all’Economia e al Turismo, Leonardo Marras-. Vogliamo accompagnare le imprese in percorsi di crescita e innovazione, fornendo strumenti moderni e alternativi al credito bancario tradizionale. È un passo avanti verso un’economia regionale più solida e competitiva”.
La misura – finanziata in prospettiva fino a 5 milioni – prevede una sovvenzione fino al 50% delle spese di emissione, con un tetto massimo di 20.000 euro, ed una copertura totale delle commissioni di garanzia, fino a 30.000 euro, grazie all’utilizzo del Fondo di garanzia regionale. Le spese ammissibili includono consulenze specialistiche, costi per il business plan, due diligence, rating, spese notarili e legali legate all’emissione dei titoli.
“I minibond rappresentano un’opportunità concreta per rafforzare la struttura finanziaria delle aziende che vogliono investire nel proprio futuro –hanno proseguito presidente ed assessore-. Sostenere le spese di emissione e garantire l’accesso a queste forme di finanziamento significa aiutare le imprese toscane a innovare e svilupparsi in modo più autonomo e sostenibile”.
L’accesso alla sovvenzione in c/commissione garanzia sarà possibile attraverso Confidi e intermediari finanziari autorizzati, che saranno individuati tramite un avviso pubblico di manifestazione di interesse, in cui saranno specificate le condizioni economiche applicabili e gli impegni di trasparenza richiesti.