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Buy Wine, effetto finale: 6300 incontri tra produttori e importatori

Più di 38mila degustazioni in due giorni, oltre 5 milioni di euro il valore potenziale generato nel breve periodo.Il brand Tuscany si conferma elemento di successo per l’export

Buy Wine 2020

Oltre 6.300 meeting, più di 38mila wine tasting su circa 1.550 etichette rappresentative di 48 denominazioni tutte toscane: sono i numeri di BuyWine Toscana 2020 (Fortezza da Basso, 7-8 febbraio), la più grande vetrina b2b del vino made in Tuscany, organizzata dalla Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze con il supporto di PromoFirenze, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze e Fondazione Sistema Toscana. 

La decima edizione chiude registrando grande soddisfazione tra i partecipanti. Dalle interviste e dalle dichiarazioni online sulla piattaforma digitale dell’evento è risultato che l’88,5% dei business meeting sono stati valutati come potenziali ordini per un valore stimato di oltre 5 milioni di euro nel breve periodo.

259 i produttori toscani che hanno presentato i propri vini in Fortezza da Basso durante la due giorni. Il 38% dei seller presenti produce meno di 50mila bottiglie all’anno, il 32% si colloca nella fascia tra 50.000 e 100.000 bottiglie e il 25% in quella tra 100.000 e 500.000. Il restante 9% appartiene alle fasce da oltre 500.000 bottiglie prodotte all’anno. Il 92,5% dei seller ha ritenuto appropriato il quantitativo richiesto dagli importatori internazionali.

Circa 230 i buyer arrivati da 50 Paesi: oltre alla conferma dei mercati ormai consolidati come Stati Uniti, Canada, Brasile e i classici mercati europei con la Danimarca in testa, cresce il numero di importatori da altri Paesi chiave nell’export di vino, come Singapore e Hong Kong e la partecipazione di buyer provenienti da nuovi mercati. Ottima la corrispondenza registrata tra i prezzi proposti dai seller e le fasce di pricing ricercate dai compratori. Particolarmente apprezzato è lo storytelling delle aziende: in questo senso il brand Tuscany si conferma un prodotto di eccellenza con un’ottima storia a livello internazionale. Inoltre, nel 91,2% degli incontri è stato apprezzato il packaging dei vini.

Gli appuntamenti in agenda sono stati generati, nel 72% dei casi, da perfect matching, ovvero da una preferenza reciproca espressa da seller e buyer nelle fasi che hanno preceduto l’evento. Il tutto per una soddisfazione dell’agenda appuntamenti superiore al 90%.

Le sessioni di lavoro che hanno preceduto l’evento sono state affrontate con grande attivismo da parte degli operatori, gettando le basi per il successo della manifestazione. Le preferenze di appuntamento espresse da parte di seller e buyer sono state ben 30.704, oltre 5.500 in più rispetto alla scorsa edizione. I Paesi più richiesti da parte dei produttori toscani sono stati la Svizzera, l’Austria, i Paesi Bassi. Medie di “Like” importanti anche per Kazakhistan, Romania, Danimarca e Regno Unito. Dati che aprono la strada alle trattative che hanno caratterizzato le due giornate di evento e lasciano prevedere elevate possibilità di sviluppo di business, consolidando il ruolo di leadership di BuyWine Toscana nel settore degli eventi vitivinicoli internazionali.

L’offerta dedicata ai buyer non finisce con BuyWine: domenica 9 febbraio 140 operatori verranno accompagnati in 7 wine educational tour alla scoperta del territorio toscano, con l’obiettivo di far conoscere loro il contesto in cui si produce il vino toscano e avvicinarli alle eccellenze agroalimentari, artistiche, storiche e naturali della nostra regione. Un’occasione per vivere una experience fuori dal contesto fieristico e portare a casa un pezzo di Toscana. I tour sono organizzati grazie alle Camere di Commercio di Firenze, Lucca, Maremma Tirreno, Massa Carrara e Pisa, e grazie alla fondamentale collaborazione con i Consorzi Chianti, Chianti Classico, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Maremma Toscana, Montecarlo, Morellino di Scansano, Montecucco e Terre di Pisa.

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