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Dalla Toscana alla Sicilia in arrivo “Etna Calling” il Phono Tale di Femina Ridens

Venerdì 31 ottobre arriva al Circolo Arci Il Progresso di Firenze “Etna Calling” il viaggio sonoro di Femina Ridens che rilegge la tradizione orale siciliana con gli strumenti dell’elettronica contemporanea, un atto culturale che custodisce il fuoco della memoria popolare senza musealizzarlo

Francesca Messina in arte Femina Ridens continua a percorrere le strade della musica senza aver paura di sperimentare nelle forme e nei contenuti.

Il 31 ottobre esce per RadiciMusic Records “Etna Calling” non un semplice album, ma un “Phone Tale” che parte dalle radici più profonde della Sicilia per creare un dialogo vivo tra memoria e presente, tra canti popolari antichi e linguaggi sonori contemporanei.

Prodotto artisticamente da Cesare Basile l’album nasce da un’operazione di ricerca e reinvenzione: canti di tradizione orale siciliana, riletti attraverso un tessuto sonoro che intreccia strumenti arcaici e mediterranei con elettronica suonata rigorosamente dal vivo, senza loop né basi preregistrate.

La voce di Francesca Messina, potente e intima allo stesso tempo, si intreccia con i paesaggi sonori di Massimiliano Lo Sardo, generando atmosfere che oscillano tra evocazione rituale e visione onirica.

L’obiettivo non è “riprodurre” fedelmente, ma custodire il fuoco della tradizione: riportarne in superficie l’energia vitale, le sfumature imperfette, le vibrazioni arcaiche che oggi rischiano di perdersi nel rumore levigato del mainstream globale.

“Etna Calling” sarà presentato per la prima volta live, in concerto venerdì 31 ottobre al Circolo Arci Il Progresso di Firenze.

Che cos’è il Phono Tale?

“Etna Calling” inaugura un nuovo formato editoriale, ideato da Femina Ridens: il Phono Tale. Non un CD – destinato a inquinare e spesso a restare sigillato sugli scaffali – né un vinile, oggetto di nicchia che guarda al passato, ma un libro-disco sostenibile.

Il Phono Tale raccoglie: testi dei brani e traduzioni, illustrazioni originali di Massimiliano Lo Sardo, racconti, aneddoti e fonti storiche legati ai canti, informazioni tecniche e artistiche sulla produzione, un segnalibro con i link per il download e lo streaming dell’album.

È un oggetto da leggere, guardare e ascoltare, come accadeva con i vecchi vinili, ma ripensato in chiave ecologica e al passo con i tempi del digitale.

Femina Ridens

Ecco la nostra intervista a Francesca Messina

Dalla Toscana alla Sicilia, hai sentito il richiamo delle tue origini, delle tue radici

Esatto, mi sono concessa questo lusso, di tornare al mio “imprinting musicale”. La prima forma di canto dal vivo che ho sentito è proprio quella che ho sentito in Sicilia da alcuni Cantastorie. Ho una certa età, è vero, però questo è quello che mi è rimasto impresso. Anche il mio album precedente Kalenda Maya era legato ai canti antichi del Mediterraneo. Sono voluta andare a riscoprirli, è stata una cosa molto naturale. Se ascolti queste melodie del passato ti rendi conto che sono il nostro soul.

tutto evolve a una velocità impressionante, spariscono le cose, i soldi, sono spariti i lettori cd, è brutto questo modo di fruire la musica attraverso lo smartphone, la musica diventa qualcosa di spettrale, un ectoplasma

Questo album avrà una forma particolare, sarà un “Phono Tale”. Com’è nata l’idea di questo oggetto così particolare?

L’idea è una necessità che abbiamo sentito, non è stato un pensiero ragionato.Viviamo in un mondo che cambia continuamente, in cui tutto evolve a una velocità impressionante. Sono spariti i soldi, le cabine telefoniche, le rokkoteche, spariscono le cose e sono spariti anche i supporti digitali come i lettori cd. Allo stesso tempo è brutto questo modo di fruire la musica attraverso lo smartphone, la musica diventa qualcosa di spettrale, un ectoplasma. Invece è bello per un artista comunicare, avere una risonanza con le persone che ascoltano. Mi piaceva l’idea di avere una musica “da aprire” come succedeva con i vinili. I vinili avevano una loro grafica, c’era un grosso lavoro dietro. Avevo la necessità di far entrare le persone nel mio mondo, non solo attraverso la musica.

I vinili però ancora esistono, c’è ancora un certo feticismo musicale

Infatti il feticismo musicale mi va benissimo, solo che non tutti hanno questa fortuna o lo spazio in casa, le case si sono rimpicciolite. Così come il vinile è riservato a una ristretta cerchia di amatori. Non voglio sembrare catastrofica ma purtroppo è così. Attraverso un libro, anche chi non ha il giradischi, può entrare in un mondo, è un modo per rendere le cose più accessibili.

Come va utilizzato il “phone-tale”? Si ascolta la tua musica mentre si sfogliano le pagine?

Sì, è musica da leggere o da ascoltare, è una forma ibrida. Si troverà online o nelle librerie, nel libro ci sarà un piccolo link per accedere alla musica. L’etichetta RadiciMusic Records ha appoggiato il progetto e lo sostiene. Il disco è molto legato alla Sicilia, bisogna sfogliarlo per capire la connessione tra immagini e musica, è difficile spiegarlo a parole. Non vorrei spoilerare troppo, c’è un intreccio tra parole, musica, testi. Non voglio spiegare tutto, penso che chi fruisce capirà.

Le illustrazioni le ha realizzate Massimiliano Lo Sardo, come avete lavorato insieme?

Massimiliano ha sempre disegnato, fin da quando faceva l’università e stava nel collettivo politico. Faceva manifesti, scriveva per una piccola rivista che si chiamava Stati di agitazione. Poi per i casi della vita ha smesso di praticare questa nobile arte. Sono molto felice che abbia avuto questa occasione per potersi esprimere, lui ha sempre suonato nei miei dischi quindi chi meglio di lui può interpretare la mia musica.

Il 31 ottobre sarete in concerto al Circolo Il Progresso

Sì, sarà una bella rimpatriata, non suonavamo al Progresso da tanto, è un luogo dell’anima per me. Mi hanno sempre accolto con curiosità e senza pregiudizi e questa è una cosa che mi ha fatto bene e che ha creato un legame forte con i ragazzi de La Chute.

Femina Ridens, Etna Calling

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