Il concerto di Lucio Corsi all”Abbazia di San Galgano, in provincia di Siena, è stata una magia di mezza estate. Un momento poetico e suggestivo, troppo per conservarne solo il ricordo. Imprimerlo su una pellicola è stato quasi necessario. Nasce così il concert-movie “La Chitarra Nella Roccia”, che racconta il live messo in scena nell’abbazia cistercense di Chiusdino. Il film è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma e sarà nelle sale The Space il 3,4 e 5 novembre. La prima al cinema sarà ovviamente nella sua Grosseto, domenica 2 novembre alle 18:30 in via Canada, 80.
Un luogo magico e un sogno che si realizza
Il cantante maremmano, reduce da un paio d’anni di successi repentini e clamorosi, racconta di un progetto che viene da lontano. Suonare “in quel luogo magico – ha detto a Roma durante la conferenza stampa – era un sogno che avevamo da tanto tempo. È un’abbazia senza tetto che appare così, come se fosse cresciutain mezzo agli alberi, come se fosse uno degli alberi in mezzo ai campi. Io mi ricordo di San Galgano fin da bambino, i miei genitori mi ci portavano spesso e negli anni mi è venuta voglia, cioè ho iniziato a immaginarci dentro un palcoscenico. Questo era l’anno giusto per cercare di realizzare questa idea”.
Il film, prodotto da Sugar, è diretto dall’amico e fratello artistico Tommaso Ottomano. È interamente registrato in pellicola 16 millimetri. Sul palco con loro c’erano altri 15 musicisti e l’altrettanto famoso fotografo Francis Delacroix.
“La Maremma mi aiuta a rimanere con i piedi piantati a terra”
Un tappa musicale importante per Lucio Cosri, che dopo Sanremo e l’Eurovision è diventato espressione, e simbolo, del miglior cantautorato italiano. “Sanremo è stata una sorpresa per come sia andato bene – ha commentato ancora Corsi – In questi mesi è cresciuto il numero delle date, qualcosa che sognavo da sempre. Suono con gli stessi ragazzi da una vita, passo le giornate con Tommaso e altri amici con cui trascorro le giornate da sempre, continuiamo a fare le cose che amiamo, le canzoni”.
Un successo che può anche far girare la testa, ma ha avuto “la fortuna di avere accanto a me sempre tanti amici importanti trovati tutti in provincia, in Maremma, tutti con la passione della musica. Siamo cresciuti insieme, ci teniamo a vicenda con i piedi per terra e questa è una gran cosa”. “La Maremma mi insegna a rimanere con i piedi piantati a terra. La casa dove sono nato è circondata da alberi, che sbirciano il panorama intorno, vanno in alto, ma rimanendo piantati dove sono nati. È una cosa che trovo poetica e anche di insegnamento. La mia terra e le amicizie hanno fatto sì che rimanessimo concentrati sulle cose che reputiamo davvero importanti che sono la musica, le canzoni e la sincerità tra di noi”.
Un disco e un tour europeo
“Nonostante la mancanza di un tetto nell’Abbazia, cosa che consentirebbe alla musica una facile via di fuga nel cielo, anche le canzoni sono state intrappolate in un disco″, si legge sul sito ufficiale del cantante.
Il 14 novembre arriverà anche il disco “La chitarra nella roccia”. Poi Lucio Corsi partirà per il suoprimo tour europeo e sarà nei principali palazzetti italiani.
