Venerdì 17 ottobre al Teatro Puccini di Firenze il neoeletto presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha dichiarato “Stasera voglio ringraziare quei 754.000 toscani che mi hanno votato. Mi tremano i polsi a pensare” a un tale “consenso”.
“E’ un senso di responsabilità da un lato e di grande soddisfazione dall’altro – ha aggiunto -. È una soddisfazione enorme. E io vorrei questo trasformare” il consenso “in quello che è il senso delle istituzioni che rappresentano la Toscana, ovvero nella capacità attraverso la Regione di dar voce all’anima, all’identità, alla forza di un popolo, il popolo toscano”.
Attesa per i nomi degli assessori in Giunta
La formazione della giunta? “Sarà come l’altra volta, ci sarà da mantenere gli equilibri, ci sarà un po’ da assestare, ma poi la giunta la facciamo e mi propongo di farla in tempi ragionevolmente brevi perché ho da attivare l’elaborazione del primo bilancio, il bilancio di previsione 2026 e sappiamo che va approvato dal consiglio regionale prima della fine dell’anno. Quindi ragionevolmente entro il 15 novembre noi dobbiamo aver convocato il consiglio e, quando convoco il consiglio, per legge io comunico la giunta. Quindi diciamo che la data off limits oltre la quale io non vado è proprio quella del 15 novembre”.
Il neogovernatore ha poi aggiunto che cercherà di riunire, “anche al di là dei gruppi consiliari, le forze politiche e le forze sociali che mi hanno sostenuto, magari con scadenze che possano dare, ogni due o tre mesi, una sorta di conferenza programmatica perché possa esserci quel clima che ha cambiato la Toscana”. Un clima da mantenere, ha spiegato, in vista delle prossime comunali.
“Non dimentichiamo un dato che è stato poco considerato – ha spiegato -. Nei capoluoghi di provincia, che oggi sono 11 in Toscana, perché Massa e Carrara sono due città, il centrosinistra, in realtà, governa solo ed esclusivamente in tre. Un Comune (Prato) è commissariato e gli altri sette sono del centrodestra. Ma in queste elezioni, sotto Giani rispetto a Tomasi, abbiamo vinto in 10 realtà su 11. E questo è un fatto veramente significativo, anche in vista delle prossime elezioni amministrative”.
L’impegno per Toscana Strade
Toscana strade “è un qualcosa che sento di dover fare nella logica, nell’interesse dei cittadini”, per “sviluppare e ampliare la FiPiLi. Nella prima legislatura avevo presentato il progetto, due anni fa. Poi mi sono, diciamo così, adagiato su quello che era la volontà dei singoli consiglieri e conseguentemente non abbiamo approvato gli atti prima della fine del mandato. Ma nella seconda la voglio fare” ha detto il presidente.
“Noi abbiamo vinto sul modo di governare la Toscana, ma il primo atto formale sarà la delibera sul riconoscimento dello Stato di Palestina” Giani ha spiegato di non avere mai affrontato esplicitamente il tema in campagna elettorale, “perché altrimenti mi avrebbero detto ‘questo è il centrosinistra, Giani invece che affrontare i problemi della Toscana, affronta i problemi internazionali’. Avete visto quante critiche sono state fatte a Matteo Ricci nelle Marche? Ecco, io ritengo che invece questa sia una cosa molto importante”.