Tre nuove sale angiografiche del blocco operatorio del Padiglione Deas, sopra al Pronto Soccorso, all’ospedale fiorentino di Careggi, per la cura di ictus e infarti. Ad inaugurarle il presidente della Regione, l’assessore regionale alla salute, la rettrice dell’Università di Firenze, Alessandra Petrucci, e la direttrice generale di Careggi, Daniela Matarrese.
Il costo complessivo, come ha spiegato il presidente, è stato di 2,2 milioni, da fondi Pnrr, a cui si è aggiunto un milione di euro per adeguare le sale alle nuove funzioni. Le tre sale sono dotate di sistemi angiografici di ultima generazione. In particolare, due innovativi angiografi biplano per diagnostica e interventistica neurovascolare per ictus e aneurisma cerebrale e un angiografo monoplano dedicato agli interventi di chirurgia programmata, prevalentemente cardiologica, vascolare ed oncologica.
L’assessore regionale alla salute ha rimarcato l’attenzione della Regione nel migliorare apparecchiature e strutture tecnologiche, specie in realtà fondamentali come Careggi usando tutte le risorse del Pnrr. In particolare, per l’acquisto di tecnologie, è stato spiegato, la Toscana è quasi al 100 per cento delle risorse già spese per nuove attrezzature.
I nuovi strumenti
I sistemi angiografici sono una tecnologia fondamentale per l’operatività di un ospedale di terzo livello, centro di riferimento per il trattamento di patologie specialistiche per tutta la Regione. In particolare, i sistemi biplano, chiamati così perché in grado di acquisire immagini radiologiche contemporaneamente su due piani, consentono, grazie ai software per l’elaborazione di immagini digitali, una visualizzazione tridimensionale dei vasi sanguigni su cui intervenite, in modo più rapido e preciso.
Oltre a quanto necessario per l’acquisto delle macchine e dei software dedicati, l’adeguamento delle tre sale ha richiesto oltre un milione di euro di investimenti da parte dell’Azienda Careggi per opere propedeutiche alle installazioni, che hanno comportato il completo rifacimento dei tre siti, realizzati senza interrompere le attività chirurgiche del comparto operatorio.