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“I giorni di vetro” di Nicoletta Verna si aggiudica il premio La città dei lettori

A sceglierla tra più di 100 autori e autrici, sia per meriti letterari che per empatia con il pubblico, sono stati gli oltre 500 iscritti ai 31 circoli lettura Unicoop Firenze

La Citt‡ dei Lettori 2025

A Nicoletta Verna e al suo romanzo “I giorni di vetro” (Einaudi) è andato il premio 2025 del festival La città dei lettori, progetto di Fondazione CR Firenze a cura di  Associazione Wimbledon APS,  grazie alla collaborazione di Unicoop Firenze. A sceglierla tra più di 100 autori e autrici, sia per meriti letterari che per empatia con il pubblico, sono stati gli oltre 500 iscritti ai 31 circoli lettura, distribuiti in sette province, dei soci Unicoop Firenze.

La Città dei Lettori 2025

Nella rosa dei finalisti che si sono incontrati a Villa Bardini, a Firenze, anche Pegah Moshir Pour con “La notte sopra Teheran” (Garzanti), Paolo Di Paolo con “Romanzo senza umani” (Feltrinelli), Ilaria Gaspari con “La reputazione” (Guanda), Francesco Carofiglio con “La stagione bella” (Garzanti) e Jacopo Storni con “Tiziano Terzani mi disse” (Ediciclo Editore). L’evento ha aperto ufficialmente l’8/a edizione del festival, che fino all’8 giugno, sempre a Villa Bardini, accoglie autori, editori, traduttori, divulgatori e curatori di primo piano.

La Città dei Lettori 2025

“L’eccezionalità del premio La città dei lettori – spiega Gabriele Ametrano, direttore de La città dei lettori e presidente dell’Associazione Wimbledon APS – è la libertà dei suoi votanti, che scelgono e votano liberi da schieramenti e interessi. Vince la qualità letteraria e l’empatia dei finalisti. Vince la letteratura nella sua vera veste. Vince Nicoletta Verna”.

Nicoletta Verna è nata a Forlì ma vive a Firenze, dove lavora come editor per l’editore Giunti. Ha pubblicato per Einaudi “Il valore affettivo” (2021 e 2024), che ha avuto la menzione speciale al Premio Calvino e ha vinto il Premio Severino Cesari e il Premio Massarosa. Nel 2024 è uscito “I giorni di Vetro”, che ha vinto il Premio Manzoni per il Romanzo Storico ed è in corso di traduzione in diversi Paesi europei.

La storia de “I giorni di vetro” è quella di Redenta, nata a Castrocaro il giorno del delitto Matteotti. In paese si mormora che abbia la scarogna e che morirà presto. La sua vita si dispiega all’ainizio del fascismo, in un mondo di radicale violenza – il Ventennio, la guerra, la prevaricazione maschile – eppure di inesauribile fiducia nell’umano. Sebbene Bruno, l’adorato amico d’infanzia che le aveva promesso di sposarla, incurante della sua “gamba matta” dovuta alla polio, scompaia senza motivo, lei non smette di aspettarlo. E quando il gerarca Vetro la sceglie come sposa, il sadismo che le infligge non riesce a spegnere in lei l’istinto di salvezza degli altri, prima che di sé. La vita di Redenta incrocia quella di Iris, partigiana nella banda del leggendario comandante Diaz, e un segreto.

 

 

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