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I Pagliacci “contemporanei” di Franco Zeffirelli raccontati nel documentario del regista fiorentino Zucchetti

Il documentario, girato in parte in Toscana, racconta di come in sole tre settimane il Maestro mise in scena “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo a Roma in modo totalmente rivoluzionario e innovativo, cambiando per sempre il modo di vedere l’Opera

In occasione dell’apertura della Festa del Cinema di Roma, nella sezione Risonanze, mercoledì 18 ottobre alle ore 20 al Teatro dell’Opera di Roma sarà proiettato in anteprima mondiale “Pagliacci di Zeffirelli, un passo nel futuro” di Edoardo Zucchetti.

Il documentario, girato in parte in Toscana presso l’ex Teatro comunale, la Fondazione Zeffirelli e il Teatro comunale di Torrita di Siena, racconta di come in sole tre settimane il Maestro mise in scena l’opera “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo in modo totalmente rivoluzionario ambientando l’opera nella provincia di Napoli tra case popolari, cavalcavia, mercati, matrimoni e feste locali, e facendo vestire agli attori abiti contemporanei grazie al lavoro della sua collaboratrice Raimonda Gaetani. 

Quello che ne emerge è il ritratto inedito di Franco Zeffirelli come un regista teatrale prima e cinematografico poi totalmente contemporaneo, curioso esploratore e interprete del suo tempo e sempre in viaggio tra Firenze, Roma, Atene, Londra e Los Angeles.

È il 1992 quando il Sovrintendente Cresci propone in extremis a Zeffirelli di allestire Pagliacci di Leoncavallo al Teatro dell’Opera di Roma con pochissime settimane di preavviso, dopo l’annullamento di uno spettacolo.

ho cercato di raccontare uno Zeffirelli contemporaneo, perché si pensa sempre a lui come a un regista classico. Invece era molto curioso e cercava di attualizzare i testi. Era un artista che per realizzare le sue opere guardava al presente

“Zeffirelli all’inizio rifiutòci ha raccontato il regista Edoardo Zucchettiqualche giorno dopo gli venne in mente di mettere in scena Pagliacci in tempi moderni. Aveva già messo in scena l’opera alla Scala negli anni ’70 e aveva fatto il film, poi li aveva messi in scena al Metropolitan di New York, sempre in modo classico, tradizionale. Questa volta voleva ambientare l’Opera nell’epoca contemporanea perché lo permette il libretto, Leoncavallo indica che la scena si svolge in una piazza contemporanea. Così Zeffirelli decise di ambientare l’opera sotto un cavalcavia, fu molto d’impatto all’epoca. Fondamentale anche l’apporto di Raimonda Gaetani, una grande costumista che ha lavorato con Billy Wilder, Fellini e tanti altri. Lei aveva questa impronta contemporanea e spostò l’allestimento ai tempi moderni, per la prima volta nell’Opera lirica si videro persone che indossavano i jeans, fu molto importante. Lo spettacolo fece il giro del mondo, Domingo lo volle a Los Angeles, poi fu messo in scena a Londra, a Tel Aviv, a Mosca e in Italia”.

Intervista a Placido Domingo per “Pagliacci di Zeffirelli. Un passo nel futuro” di Edoardo Zucchetti

La conoscenza di Edoardo Zucchetti con Franco Zeffirelli è avvenuta anni fa, appena conclusi gli studi scolastici: “Nel 2009 appena laureato al Progeas, sono andato a “portare i caffè” alla squadra di Firenze, ho conosciuto Marco Gandini che era l’aiuto regista storico del Maestro. L’incontro con Zeffirelli per me è stato molto importante.ho cominciato a capire cos’era la regia del teatro, dell’Opera lirica. Per un mese ho seguito tutti i giorni mattina, pomeriggio e sera la costruzione di uno spettacolo. Poi mi chiesero di seguirli all’Opera di Roma per mettere in scena Pagliacci, e fu bello perché mi diedero le prime responsabilità. Così mi sono costruito un percorso a bottega, imparando, guardando. Avevo sempre la telecamera nello zaino e ogni tanto riprendevo le prove, Zeffirelli che dirigeva i clown, i solisti, le masse, il coro, i figuranti. Era affascinante perché chiedeva la verità in scena, chiedeva di portare l’umore della giornata in palcoscenico. Il libretto di Leoncavallo richiede il verismo e lui voleva che le persone fossero vere in scena. Zeffirelli era vicino al neorealismo, aveva fatto da assistente a Visconti per il film La terra trema tratto da I malavoglia di Verga.”

“Nel mio documentario ho cercato di raccontare uno Zeffirelli contemporaneo,aggiunge Edoardo Zucchetti – perché si pensa sempre a lui come a un regista classico. Invece era molto curioso e cercava di attualizzare i testi. La sua contemporaneità era proprio nella direzione dei cantanti, delle masse, lui metteva in scena la verità. Era un artista che per realizzare le sue opere guardava al presente”

Il film Pagliacci di Zeffirelli, un passo nel futuro racconta un viaggio nel tempo mettendo insieme materiale inedito degli allestimenti di Firenze e Roma, opere preparatorie provenienti dall’archivio personale della costumista Gaetani, dall’Archivio dell’Opera di Roma e dalla Fondazione Franco Zeffirelli.

Nel documentario interviste inedite ad artisti e collaboratori del Maestro tra cui: Anna Biagiotti, Carlo Centolavigna, Plácido Domingo, Raimonda Gaetani, Marco Gandini, Cecilia Gasdia, Francesco Giambrone, Leo Nucci, Daniel Oren, Marco Rastelli, Massimo Rosito, Luca Salsi, Alessio Vlad, Pippo Zeffirelli.

Scritto e diretto da Edoardo Zucchetti, il documentario nato da un’idea di Raimonda Gaetani, è prodotto da Bendico srl, con il contributo di Credem Euromobiliare Private Banking, in collaborazione con Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, con il patrocinio di Fondazione Franco Zeffirelli Onlus.

Pagliacci di Zeffirelli

 

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