Cultura/

Il ministro Gennaro Sangiuliano a Firenze per il Premio Spadolini Nuova Antologia

Nell’occasione è stato inaugurato il fondo librario e archivistico di Andrea Ragusa, editore libraio di Prezzolini negli Stati Uniti tra le due guerre

Sangiuliano

Giovedì 15 giugno nella biblioteca della Fondazione Spadolini a Firenze si è tenuta la cerimonia di consegna della XXVII edizione del Premio Spadolini Nuova Antologia, alla presenza del ministro Gennaro Sangiuliano.

Il Premio Spadolini è stato istituito in ricordo dell’insegnamento storico di Giovanni Spadolini, come riconoscimento a tesi di laurea e di dottorato ritenute dalla commissione particolarmente meritevoli per l’interesse e l’originalità della tematica affrontata e per il rigore scientifico. Il premio consiste in 6000 euro, divisibile fino a quattro vincitori ripartiti fra tesi di laurea e/o di dottorato.

Nell’occasione è stato inaugurato il fondo librario e archivistico di Andrea Ragusa, editore libraio di Prezzolini negli Stati Uniti tra le due guerre.

“Credo che sia doveroso recuperare la memoria dell’azione di Giovanni Spadolini” – ha affermato il ministro Sangiuliano“Il punto in cui questa memoria è determinante – ha detto – è nel legame tra la cultura e la politica. Come diceva Benedetto Croce, la politica non può essere solo prassi e amministrazione, la politica deve avere una sua visione ideale, e da questa visione ideale poi deve promanare un programma di attuazione di fatti politici”.

Sangiuliano ha ricordato la figura di Spadolini, “giovanissimo direttore del Resto del Carlino, professore di storia, autore di libri importanti sul Risorgimento italiano”, citando anche “una lettera di Reagan a Spadolini dove diceva ‘Caro Giovanni, tu che sei il più colto di tutti quanti noi’. Cioè Reagan, presidente americano, ex attore, riconosceva a Spadolini di essere il più colto nel consesso dei capi di Stato delle grandi potenze occidentali dell’epoca”.

Il ministro ha ricordato anche l’attore e regista toscano recentemente scomparso Francesco Nuti: “Francesco Nuti è stato un attore molto brillante, con una ironia oserei dire pirandelliana, cioè capace di penetrare la condizione umana. Mi è dispiaciuto ciò che gli è accaduto”.

I più popolari su intoscana