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La 45esima stagione dell’Orchestra della Toscana si apre nel segno di Berio

Mercoledì 22 ottobre al Teatro Verdi di Firenze l’Orchestra della Toscana inaugura il cartellone rendendo omaggio al suo celebre direttore artistico nel centenario della nascita

Orchestra della Toscana

C’è un respiro antico e nuovo che attraversa la sala quando l’Orchestra della Toscana alza il sipario sulla sua nuova stagione: è la voce di un’istituzione che sa guardare oltre i propri confini, intrecciando passato e futuro.

Mercoledì 22 ottobre sul podio del teatro Verdi di Firenze Diego Ceretta, direttore principale al suo terzo anno con l’ORT, guiderà un percorso che unisce l’identità toscana a un orizzonte europeo: un concerto dedicato a Luciano Berio nel centenario della nascita, omaggio a un maestro che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’orchestra e nel suo spirito di ricerca.

L’apertura è affidata a Luigi Cherubini, fiorentino doc, con la Concert Ouverture in sol maggiore: pagina di rigore classico e tensione drammatica, dove il dialogo serrato tra i settori orchestrali anticipa già il romanticismo.

Un omaggio alla Firenze musicale del Settecento, alla bottega del padre al cembalo della Pergola, e a quel “più autorevole dei contemporanei” che Beethoven ammirava.

Con Rendering di Luciano Berio si entra nel cuore della serata: un capolavoro sospeso tra passato e presente, in cui i frammenti della Decima Sinfonia di Schubert vengono ricomposti non per essere completati, ma per essere ascoltati nel loro respiro mancante. Berio non colma i vuoti: li illumina. Tra celesta e trasparenze orchestrali, la memoria diventa materia viva, il tempo stesso si fa musica.

Chiude la Sinfonia n. 3 in mi♭ maggiore “Renana” di Robert Schumann: un viaggio lungo il Reno, tra slancio, danza e contemplazione.

Dall’esuberanza iniziale al Maestoso “in spirito di cerimonia” con i tre tromboni, la partitura celebra la vitalità e la pienezza dell’esistenza. Una scelta perfetta per la bacchetta di Ceretta, attenta a energia, chiarezza e narrazione.

“Per Luciano Berio” non è soltanto il titolo della serata, ma una dichiarazione d’identità. L’ORT torna a dialogare con il suo passato e con un artista che ne ha plasmato la vocazione contemporanea: un ponte tra la Toscana e il mondo, tra memoria e futuro. 

Luciano Berio
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