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“Laghat. Un sogno impossibile”, arriva in sala il film girato a San Rossore

Sostenuto dal Bando Cinema e Audiovisivo della Regione Toscana e girato in collaborazione con Toscana Film Commission, il film racconta la storia vera di Laghat, un cavallo non vedente e del suo rapporto di fiducia e amore con un giovane fantino

“Laghat. Un sogno impossibile”

Dopo Testa o Croce?, western italiano uscito nelle sale lo scorso settembre, film che porta alla luce una storica gara – realmente accaduta agli inizi del ‘900 – tra i cowboys del circo di Buffalo Bill e i butteri maremmani (vinta da questi ultimi) e dopo la presentazione al Festival dei Popoli 66, lo scorso 5 novembre, del documentario Rumore dentro, incentrato sul percorso di “rinascita” del rocker Piero Pelù,  dopo che una lesione al nervo acustico (provocata incidentalmente in studio di registrazione) lo aveva costretto ad una lunga pausa lavorativa, sono in questi giorni disponibili per il pubblico altre produzioni audiovisive con un tratto in comune: il sostegno del Bando Cinema e Audiovisivo della Regione Toscana e la collaborazione con  Toscana Film Commission.

Come la fiction tv L’altro ispettore, incentrata sul tema, di grande attualità e rilevanza sociale, della sicurezza sui luoghi di lavoro, in onda su Rai 1, che sta ottenendo un successo rilevante, con oltre 3 milioni di spettatori registrati in occasione della prima puntata, il 2 dicembre,  dato che ha posizionato l’opera al primo posto nel gradimento degli spettatori.

Adesso è la volta del film Laghat. Un sogno impossibile, diretto da Michael Zampino, scritto dallo stesso regista insieme a Heidrun Schleef, liberamente ispirato al romanzo Laghat, il cavallo normalmente diverso di Enrico Querci. Dopo la presentazione al 43° Torino Film Festival e due anteprime speciali – al Cinema Moderno di Roma il 3 dicembre e al Cinema Isola Verde di Pisa il 5 dicembre – l’opera debutta nelle sale l’1 dicembre.

La Regione Toscana – ha detto l’assessora alla cultura Cristina Manetti – continua a sostenere produzioni cinematografiche e audiovisive girate in Toscana, capaci di affrontare temi rilevanti dal punto di vista sociale, culturale e valoriale. Laghat. Un sogno impossibile racconta una delle pagine più belle dello sport italiano e offre al pubblico un esempio di coraggio, fiducia e determinazione. Anche questa produzione – ha proseguito Manetti– è stata finanziata con le risorse europee del PR FESR 2021–2027, nell’ambito dell’azione “Sostegno a fondo perduto per la produzione di opere cinematografiche e audiovisive” – Azione 1.3.5 “Sostegno alle imprese culturali”. Ad Alba Produzioni è stato concesso un contributo pari a 181.458,28 euro, a fronte di un plafond dedicato ai lungometraggi di 1,8 milioni di euro. Nel complesso, il Bando Cinema e Audiovisivo 2023 ha finanziato 32 progetti – 7 cortometraggi, 14 documentari, 8 lungometraggi e 3 serie – per un totale di 3 milioni di euro.

Il film si ispira a una straordinaria storia vera: quella di un giovane fantino che ritrova fiducia in sé stesso grazie al legame affettivo e sportivo con Laghat, un purosangue non vedente capace di gareggiare e vincere, al di là di ogni aspettativa.
Il film racconta il percorso di Andrea, ventunenne che lavora con il padre Mario, noto antiquario. L’incontro casuale con Tony, ex allenatore ai tempi della scuola ippica di San Rossore, riaccende in lui il desiderio di tornare a correre. L’unico cavallo a disposizione, però, è Laghat: un purosangue eccezionale ma affetto da una grave menomazione alla vista. Tra Andrea e Laghat nasce così una sfida sportiva e umana che segnerà la crescita del giovane, come fantino e come uomo.

Le riprese toscane si sono svolte tra settembre e ottobre 2024 all’Ippodromo di San Rossore, alla Tenuta La Sterpaia e nel Parco Regionale Migliarino–San Rossore–Massaciuccoli, con il supporto della Toscana Film Commission.

Nel cast del film figurano Lorenzo Guidi, Carlotta Antonelli, Hippolyte Girardot ed Edoardo Pesce, protagonisti di un’opera che racconta una delle pagine più incredibili ed emozionanti dello sport italiano, che offre anche una riflessione sul tema della diversità.

Guarda l’intervista realizzata sul set del film:

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