Due giganti del jazz europeo si incontrano a Firenze per rendere omaggio a Giacomo Puccini in un progetto che supera le barriere dei generi musicali.
Domenica 13 luglio, alle 21.30, il Chiostro Maggiore della chiesa di Santa Maria Novella ospiterà La finestra di Puccini, concerto ideato da Toscana Produzione Musica con protagonisti il pianista Danilo Rea e il virtuoso francese Michel Godard.
Il progetto nasce dalla comune passione dei due musicisti per l’opera del compositore lucchese, reinterpretata con originalità e sensibilità lontano dai cliché delle riletture in chiave jazz.
Accanto a celebri arie pucciniane, Rea e Godard prorranno composizioni inedite che ne evocano lo spirito lirico, in una fusione di improvvisazione, emozione e profondità espressiva.
Danilo Rea, tra i più grandi pianisti italiani, ha collaborato con leggende del jazz come Chet Baker, Lee Konitz e Joe Lovano, oltre a essere punto di riferimento per nomi storici della canzone italiana come Mina e Gino Paoli.
Michel Godard, innovatore dello storico strumento barocco chiamato ‘serpentone’ e raffinato interprete di tuba, ha all’attivo oltre cinquanta dischi e ha suonato con artisti del calibro di Rabih Abou-Khalil, Enrico Rava, Louis Sclavis e Kenny Wheeler.
La finestra di Puccini si presenta come un’esperienza musicale senza tempo, capace di unire lirismo, improvvisazione e grande tecnica in un dialogo profondo tra jazz e tradizione operistica.

“Il mio amore per Puccini nasce tanto tempo fa – ci ha raccontato Danilo Rea – con un cd dal titolo “Lirico”, nel quale improvvisavo su le arie liriche dei grandi compositori, Mascagni, Verdi ma soprattutto Puccini. Trovavo in Puccini quello più congeniale, il perfetto trait d’union tra la musica classica, l’Opera e quindi anche la musica da film dei musical americani per poi arrivare al jazz. Quindi da un certo punto di vista sia meravigliosamente melodico, quasi pop, che dal punto di vista armonico ci sono cose di Puccini che sono molto vicine al musical e quindi anche al jazz , ai grandi compositori come lo stesso Gershwin. Feci questo Piano solo che poi mi portò a fare tantissimi concerti in giro per il mondo per gli enti lirici”.
da un certo punto di vista sia meravigliosamente melodico, quasi pop, che dal punto di vista armonico ci sono cose di Puccini che sono molto vicine al musical e quindi anche al jazz
Questa nuova, ultima produzione com’è nata?
È arrivata la proposta di fare un duo con Michel Godard questo artista incredibile, probabilmente il più grande solista di tuba e serpentone al mondo, che anche lui è appassionato di Puccini e l’ho accettata subito. Lo stimavo tantissimo non avevo mai suonato con lui, quindi sono stato felicissimo di mettere su questa produzione.
Quali brani di Puccini avete scelto?
Abbiamo scelto alcune delle arie più importanti come “E lucean le stelle”, “O mio bambino caro”.Oltre a queste melodie abbiamo mischiato anche dei brani nostri dedicati a Puccini, composti pensando a questo grande musicista. E’ uno spettacolo particolare perché passa dalle arie più famose a composizioni originali nostre.
C’è un’opera di Puccini che preferisci tra le altre?
Mi piacciono tutte perché in ogni opera trovi una melodia pazzesca, mi piace molto La rondine perché l’ho incisa ed è stato una delle opere che mi hanno emozionato di più. L’ho suonata anche al Guggenheim di New York.
Maggiori informazioni e biglietti su www.toscanaproduzionemusica.it.
