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La Madonna col Bambino dalla Galleria dell’Accademia a Siena: si ricompone il trittico smembrato di Santa Chiara

La tavola di Guido da Siena, conservata a Firenze, si ricongiunge così alla parte centrale del trittico con le opere di Dietisalvi di Speme alla Pinacoteca senese

Il trasporto della Madonna col Bambino in trono di Guido da Siena - © Guido Cozzi

La Madonna col Bambino in trono di Guido da Siena torna a casa. Il dipinto su tavola, databile intorno al 1265-1270 e conservato alla Galleria dell’Accademia di Firenze, ha lasciato il museo fiorentino per andare alla Pinacoteca nazionale di Siena per ricomporre il trittico smembrato di Santa Chiara.

Un deposito di lunga durata alla Pinacoteca di Siena

La tavola conservata a Firenze costituiva in origine la parte centrale del trittico e va a ricongiungersi con i due laterali esterni raffiguranti le Stimmate di San Francesco, Santa Chiara respinge con la pisside i saraceni, Martirio di San Bartolomeo e Martirio di Santa Caterina d’Alessandria che la Pinacoteca di Siena possiede ed espone con l’attribuzione a Dietisalvi di Speme.

L’operazione, definita “esemplare”, nasce dalla collaborazione tra la Galleria e la Pinacoteca all’interno del progetto del Sistema museale nazionale del Mic.

“La Galleria dell’Accademia di Firenze – racconta la direttrice del museo, Cecilie Hollberg ha offerto alla Pinacoteca di Siena di accogliere in deposito di lunga durata la Madonna col Bambino in trono attribuito a Guido da Siena. Questa iniziativa consentirà di ricomporre le varie parti separate e darà l’avvio a uno studio più approfondito del trittico stesso. Sarà anche l’occasione di mostrare un’opera che, trovandosi negli uffici della Galleria, non era visibile al pubblico. Era proprio collocata nel mio di uffici e confesso che mi mancherà molto ma questa azione congiunta è molto importante per la ricostruzione di questo insieme pittorico nell’ottica di valorizzare il nostro patrimonio culturale”

Madonna col Bambino in trono di Guido da Siena

La tavola arrivata a Firenze nel 1889

La tavola era arrivata alle ex Gallerie fiorentine nel 1889 dalla Collezione Charles Murray, in seguito alle soppressioni ottocentesche: si presume che possa infatti essere stata realizzata per il monastero di Santa Petronilla a Siena. L’ottimo stato di conservazione – è stata restaurata recentemente nel 2018 – ha consentito di movimentarla e trasportarla in sicurezza.

Gli artisti Guido da Siena e Dietisalvi di Speme sono ritenuti tra i protagonisti della scuola pittorica senese della seconda metà del XIII secolo. Guido da Siena è stato considerato per lungo tempo il fondatore della scuola pittorica senese, precursore di Cimabue.

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