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Pitti rimanda tutte le fiere ‘fisiche’ a gennaio e lancia una versione online

A giugno prende il via la nuova piattaforma digitale Pitti Connect, intanto si pensa già all’inverno

Pitti rimanda tutte le fiere ‘fisiche’ a gennaio e lancia una versione online

Il Cda di Pitti Immagine, preso atto dell’insufficiente numero di conferme di partecipazione e dello stato di perdurante difficoltà delle aziende” ha deliberato il rinvio delle fiere fisiche al gennaio 2021. Lo stesso Cda ha dato mandato di concentrare per questa estate tutte le energie sulla versione interamente digitale dei saloni stessi aperta a tutti gli espositori, forti del lavoro e degli investimenti effettuati per il varo della piattaforma Pitti Connect, nonché del consenso e dell’interesse che essa sta registrando tra gli operatori. È quanto si legge in una nota diffusa da Pitti Immagine dopo l’odierno Consiglio d’amministrazione, svoltosi in videoconferenza, presieduto da Claudio Marenzi e dedicato principalmente alla valutazione dell’andamento delle adesioni ai saloni fisici previsti per il prossimo settembre: Uomo, Bimbo, Filati, Fragranze, Super.

“E’ una decisione dolorosa ma inevitabile, dettata dalle condizioni di difficoltà operativa ed economica in cui si trovano la maggior parte delle aziende manifatturiere e quelle di distribuzione e dalle incertezze che tuttora permangono sulle modalità di spostamento da una nazione all’altra, comprese le disposizioni sulle quarantene, che ovviamente condizionano pesantemente i piani dei compratori internazionali”. Ha dichiarato Claudio Marenzi, presidente di Pitti Immagine.

“Aggiungo – prosegue Marenzi – che la prolungata assenza di certezze su sostegni economici governativi ed europei a fondo perduto per la partecipazione a fiere ha inciso molto sulle decisioni degli espositori. La recentissima approvazione del decreto sulla 394/81 è finalmente un buon segnale, anche se lo sarà soprattutto a partire dal prossimo autunno”. “Al dispiacere per ciò che questa situazione significa per il sistema industriale della moda – conclude Marenzi – si aggiunge il rammarico di non poter contribuire con la capacità attrattiva dei saloni, già in estate, alla ripartenza di Firenze, che nel frattempo fra tante difficoltà sta reagendo con forza e solidarietà per costruire le basi di una sicura ripartenza”.

“Adesso puntiamo tutte le nostre risorse sui saloni digitali Pitti Connect – aggiunge l’ad Raffaello Napoleone – per i quali un decisivo aiuto ci arriva dai fondi dell’Agenzia Ice”. “Comunque – aggiunge – non escludiamo che da luglio a settembre si riesca a dare un contributo alla ripartenza della città, con progetti o eventi autonomi ma coerenti con la nostra politica. Parallelamente, inizieremo subito a programmare la prossima edizione invernale, per consolidare e sostenere l’auspicabile ripresa delle produzioni e degli scambi commerciali in autunno e all’inizio del 2021″.

Come spiega Agostino Poletto, direttore generale di Pitti, la nuova piattaforma digitale Pitti Connect “sarà attiva e visitabile a partire da fine giugno, prima settimana di luglio, per aiutare le aziende a rispettare le tradizionali tempistiche della campagna vendite, estendendola poi fino a tutto settembre”

Pitti Connect tradurrà in ambiente digitale la qualità, la selezione, la segmentazione, il design, la comunicazione e lo spirito contemporaneo dei saloni di Pitti Immagine. Sarà un nuovo mondo e un nuovo modo per mettere in contatto gli espositori con l’ampia community di buyer dei saloni, che conta i 90.000 utenti registrati e certificati di Pitti Uomo, i 33.000 di Pitti bimbo e i 25.000 di Pitti Filati. Una community che per le fiere dello scorso gennaio ha generato 182.000 ricerche di espositori sul sito, dove sono state oltre 1.300.000 le pagine viste durante l’ultima edizione di Pitti Uomo.

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