Si è spenta a 74 anni Bruna Pinasco, moglie del celebre fumettista Sergio Staino, scomparso due anni fa. Musa nell’arte e nella vita: era “Bibi”, così la chiamava il marito nelle vignette in cui la ritraeva accanto a Bobo e ai loro figli Ilaria e Michele. La camera ardente sarà allestita nei locali del Castello dell’Acciaiolo, a Scandicci, mercoledì 26 novembre dalle 13 alle 20.

A dare notizia della scomparsa causata da una “malattia incurabile” la famiglia insiema al Comune di Scandicci. A farsi portavoce del dolore della comunità la sindaca Claudia Sereni. “Bruna Pinasco, con la sua presenza sempre discreta ma fondamentale, sapeva essere al centro delle relazioni insieme a Sergio. Aveva una straordinaria capacità di tenere insieme cose e persone, dall’attività di Sergio a quell’incredibile rete di amicizie che nella storia di questa coppia straordinaria ha saputo fare la differenza”.
Bibi occupava “un posto unico ed essenziale nelle vignette di Sergio, che non ha mai nascosto il grande amore per questa donna eccezionale, portatrice anche di un’altra cultura, quella peruviana, che arricchiva il modo in cui sapeva vivere e tenere unita la famiglia – continua la prima cittadina – La sua scomparsa ci lascia un dolore profondo e una responsabilità ancora più grande nel custodire la memoria di due figure inscindibili”.
Bruna Pinasco si è spenta a soli due anni dalla morte del marito. “Farò di tutto – è l’impegno della sindaca – affinché la sua figura possa essere valorizzata, perché la sua storia non è mai stata raccontata pubblicamente, anche per dare dignità al ruolo delle donne nella vita culturale del nostro Paese. Porteremo avanti gli impegni presi anche insieme alla Regione e alle altre istituzioni per valorizzare l’eredità culturale e artistica che questa grande coppia di scandiccesi ci ha lasciato”.
Cordoglio anche dalla Regione. “Bruna Pinasco – ha detto il presidente Eugenio Giani – è stata una figura fondamentale nella vita e nell’opera di Sergio. Una presenza essenziale non solo nella quotidianità, ma anche nel costante confronto sull’opera artistica del grande fumettista toscano. A soli due anni dalla scomparsa di Sergio, ci lascia così l’altra metà di questa straordinaria coppia artistica, della quale vogliamo con sempre maggiore forza valorizzare l’eredità culturale e artistica. Porteremo avanti con la massima determinazione la collaborazione con l’associazione “Bobo e dintorni” per far sì che la loro opera, la loro unione, il loro essere fianco a fianco nell’arte e nella vità possa essere trasmesso a tutti i toscani come patrimonio di una cultura condivisa”.
Condoglianza anche dall’assessora regionale alla Cultura Cristina Manetti: “Bruna non è stata semplicemente la moglie di Sergio, ma un’intellettuale silenziosa e insostituibile che ha contribuito in modo decisivo all’opera di questo grande artista toscano”. “Come istituzione – ha proseguito Manetti – prendiamo l’impegno a valorizzare pubblicamente la sua storia, in modo da portare avanti l’eredità di Sergio e Bruna e onorare la loro opera nella sua interezza, riconoscendo il contributo essenziale di entrambi”.
La Regione Toscana ha dedicato a Sergio Staino una sala presso la sede della Presidenza a Palazzo Strozzi Sacrati, con quattro opere dell’artista in collaborazione con l’associazione culturale “Bobo e dintorni”. Sempre a Palazzo Strozzi Sacrati si è tenuta la mostra “Sergio Staino – L’arte di vivere tra satira e impegno”, realizzata da Lucca Crea.