Sale ed ambienti ristrutturati, recupero di spazi per l’esposizione di opere fino ad oggi non visibili al pubblico, abbattimento delle barriere architettoniche e una nuova area destinata ad ospitare eventi e convegni. È il progetto di riqualificazione di Casa Siviero, la casa-museo nel centro di Firenze di proprietà della Regione.
L’obiettivo è dare nuova vita alla villa intitolata a Rodolfo Siviero, collezionista, storico dell’arte e intellettuale (scomparso nel 1983), conosciuto per la sua importante attività di recupero delle opere d’arte trafugate dall’Italia nel corso della seconda guerra mondiale. Impegno che gli valse il soprannome di “007 dell’arte”. L’intervento, finanziato con un importo di circa tre milioni di euro, è dedicato ad inserire con un maggior rilievo ed una adeguato profilo storico artistico il villino in stile neo-rinascimentale di Lungarno Serristori a Firenze nel circuito museale cittadino.
I dettagli sono stati definiti nel corso di un sopralluogo effettuato dal presidente Eugenio Giani con i tecnici della Regione. “Dal sopralluogo di oggi – spiega il presidente Giani – inizia un percorso che da qui alla prossima primavera intende restituire a Firenze ed all’Italia un edificio di alto valore museale che consentirà a tutti di beneficiare delle bellezze e delle collezioni che Siviero ha lasciato alla Regione Toscana e che la Regione Toscana gestisce con la propria Casa Museo dal 1983. Casa Siviero si colloca dove oggi sta nascendo un percorso di grande attrazione turistica e culturale collegato alla Torre San Niccolò, al camminamento verso Piazzale Michelangelo, al Museo dell’Acqua in Piazza Poggi e che sarà inaugurato proprio con la riapertura di Piazza Poggi nel settembre di quest’anno”.