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Nuovi farmaci grazie all’intelligenza artificiale, la nuova frontiere nella studio dell’Università di Pisa

Creare nuove molecole chimiche per mettere a punto cure per malattie rare o complesse. Al centro della ricerca ci sono modelli linguistici ispirati a quelli usati da ChatGPT

Intelligenza artificiale

Creare nuovi farmaci, anche per malattie rare o complesse, in modo più veloce e mirato grazie all’intelligenza artificiale. Un approccio innovativo per generare nuove molecole chimiche messo a punto dalle Università di Pisa e di Bonn e pubblicato sull’European Journal of Medicinal Chemistry

Al centro della ricerca ci sono i “chemical language models” ossia modelli linguistici ispirati a quelli usati nei chatbot come ChatGPT, capaci di leggere e scrivere il linguaggio molecolare.  “L’obiettivo – racconta il professore Tiziano Tuccinardi del Dipartimento di Farmacia dell’Ateneo pisano – è quello di superare i limiti delle tecniche tradizionali nella progettazione di nuovi farmaci, generando in modo automatico molecole chimicamente corrette, strutturalmente originali e potenzialmente bioattive, a partire da frammenti”.

Ricercatori e ricercatrici hanno addestrato tre modelli di intelligenza arificiale per “tradurre frammenti chimici in nuove molecole a partire da enormi dataset di molecole bioattive”, si spiega.

Tiziano Tuccinardi e Lisa Piazza

 

“La ricerca rappresenta un salto qualitativo nell’uso dell’IA per la chimica e la farmacologia – continua Tuccinardi – aprendo la strada a una generazione automatica e intelligente di molecole, con impatti potenziali su sanità, industria e ricerca. Non si tratta solo di accelerare i processi, ma di immaginare strutture molecolari che la mente umana difficilmente può concepire”.

In linea con i principi di scienza aperta, conclude Tuccinardi , “il codice sorgente e i dataset utilizzati nello studio sono stati resi pubblicamente disponibili, a beneficio della comunità scientifica. Ma soprattutto, il progetto segna un traguardo importante: da oggi, anche all’Università di Pisa, è possibile generare automaticamente nuove molecole bioattive, un passo concreto verso una progettazione molecolare più rapida, innovativa e accessibile”.

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