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Reddito di cittadinanza e nessun aumento di tasse, Giani presenta il bilancio regionale

La manovra da 12,9 miliardi potrebbe arrivare in Consiglio regionale per l’approvazione entro il 18 dicembre. Tra le novità, il sostegno all’inserimento lavorativo per chi è stato licenziato o è in cassa integrazione

La seduta del Consiglio regionale della Toscana

Un bilancio di 12,9 miliardi “su cui non grava alcun aumento di tasse”, così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani presenta la manovra che potrebbe arrivare in Consiglio regionale per l’approvazione fra il 17 e il 18 dicembre. L’addizionale regionale Irpef, ha poi sottolineato, “non viene toccata, rimane inalterata: io dico sempre che, se il Governo arriva a sciogliere il nodo dei dispositivi medici, noi arriveremo a diminuirla”.

Novità di questa manovra è il reddito di inserimento lavorativo, a cui sono destinati 23 milioni di euro da dare a “coloro che dopo essere stati messi in cassa integrazione, licenziati, e non hanno più nessun ammortizzatore sociale vogliono rimettersi nel ciclo lavorativo”. “È un po’ il reddito di cittadinanza alla Toscana, vediamo un po’ come si sviluppa”, ha aggiunto Giani spiegando che ai beneficiari “per un periodo che sarà da nove mesi a un anno, paghiamo la formazione professionale e accanto a questa diamo loro un bonus”.

Ancora non definita la cifra, “600-700 euro al mese”, da “fondi prevalentemente di natura nazionale che avevamo nel Patto del Lavoro firmato con l’allora ministro del Lavoro Andrea Orlando”. Non è ancora stabilito il numero di coloro che potranno usufruire della misura. “La sperimentiamo per la prima volta” precisando che “ci sono sempre almeno tre variazioni di bilancio in corso d’anno e quindi la riediteremo alla luce di quello che possiamo vedere. L’assessore Lenzi ci sta già lavorando” e l’obiettivo è concretizzarla “fin dall’1 gennaio”.

I tempi per l’approvazione ci sono, aggiunge il presidente Giani. “È interesse generale di tutti approvare il bilancio subito. È interesse generale proprio per gli interessi dei cittadini che, se noi andassimo all’esercizio provvisorio, non potrebbero godere dei servizi, quindi non c’entrano la maggioranza e la minoranza. Io confido sullo spirito di servizio di tutti e 41 i consiglieri regionali – ha poi aggiunto –  tempo ne abbiamo, perché abbiamo una ventina di giorni per poter arrivare all’approvazione del bilancio. Le commissioni consiliari si sono costituite oggi, quindi il bilancio che io porto in Consiglio regionale ha già le commissioni che possono lavorare”.

La sanità

La parte più rilevante delle risorse  fa capo alla spesa sanitaria, che nella previsioni sarà pari a 8 miliardi e 273 milioni ed incide per il 65 per cento sull’intero bilancio.

“Vogliamo difendere la sanità pubblica e nessun toscano deve rimanere indietro – si sofferma il presidente -. Così, anche quest’anno, investiremo sulle politiche sanitarie risorse non solo che ci arrivano dal Governo attraverso la quota di Fondo sanitario nazionale che ci spetta, ma che non è sufficiente, ma aggiungeremo risorse del bilancio regionale”. Nello specifico si tratta di 172 milioni per il 2026.

Più risorse sul trasporto pubblico locale

Un altro capitolo di importante, che vale poco meno di settecento milioni nell’anno  è rappresentato dal trasporto pubblico locale su ferro, su gomma e su mare (quest’ultimo necessario a garantire i servizi di continuità territoriale con l’arcipelago toscano).

Le risorse arrivano da uno specifico fondo nazionale e, in parte, di nuovo da risorse regionale proprie. “Sono di più dell’anno scorso e dell’anno precedente” evidenzia Giani.

Dieci i milioni di euro destinati alla Fi.Pi.Li e che “potranno essere utilizzati per l’allargamento del primo tratto da Firenze a Scandicci”. Il presidente poi ricorda i 10 milioni di euro nel triennio destinati ai Comuni per l’impiantistica sportiva, il bando per i parcheggi da 1,5 milioni nel biennio capaci di attivare 12 milioni di investimenti, altri 10 milioni per la Toscana diffusa e programmi di rigenerazione urbana, 5 milioni ulteriori per il prolungamento della tranvia fiorentina fino a Sesto Fiorentino, 4,5 milioni per le città murate, 2,5 milioni per il restauro del teatro Manzoni a Pistoia e 4 milioni per il palazzetto dello sport a Carrara. La Regione ha riproposto, nel 2026, anche un finanziamento da 200 milioni per la Darsena Europa a Livorno.

Le risorse

Tra le risorse vincolati, pari complessivamente nel 2026 a circa 2,2 miliardi di euro, la parte prevalente è costituita dal fondo nazionale trasporti e sul fronte comunitario dal Feasr (il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) e Fse+ (Fondo sociale europeo). Solo tra Fersr e Fse+ la Toscana nei sette anni dal 2021 al 2027 ha potuto complessivamente contare su 2 miliardi e 300 milioni di euro. Altri 749 milioni, cofinanziati da Ue e Italia, sono la dote quinquennale toscana del Feasr.  La compartecipazione regionale sarà nel 2026  pari a circa 81 milioni.

“Le risorse del Fesr e Fse+ non si possono infatti attivare senza cofinanziamento e non sono dunque – commenta Giani – solo fondi europei ma tosco-europei. Grazie a questi continueremo ad esempio a garantire asili nido e libri gratis oppure programmi per la disabilità come Vita indipendente”.

Gli investimenti previsti nel triennio 2026-2028 – per le sole risorse regionali e in aggiunta dunque ai finanziamenti statali e europei –  ammontano a circa 920 milioni. La quota 2026 ammonta a circa 420 milioni. Interessano le politiche agricole, lo sviluppo economico, le politiche culturali e sportive, l’edilizia scolastica e l’istruzione, le infrastrutture viarie e di trasporto, le opere pubbliche, l’ambiente, l’energia, l’edilizia residenziale pubblica e la sostenibilità territoriale, la difesa del suolo, la protezione civile e le politiche sanitarie e sociali.

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