La ricomposizione della Croce di Lippo di Dalmasio, opera simbolo della collezione della Casa Museo Rodolfo Siviero, “rappresenta un traguardo importante nel nostro impegno per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico toscano. Questo recupero, frutto di un meticoloso lavoro di ricerca e collaborazione tra istituzioni, studiosi e restauratori, dimostra come la sinergia tra competenze diverse possa restituire integrità e splendore a capolavori che rischiavano di rimanere frammenti dispersi della nostra storia”, ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
L’opera sarà visibile al Museo Horne di Firenze fino al 4 novembre, grazie alla collaborazione con Fondazione Cr Firenze. La Regione Toscana, proprietaria della Casa Museo Siviero – unico museo regionale a Firenze – ha sostenuto il recupero. Questa operazione si inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione della Casa Museo Siviero, cuore di iniziative come la mostra a Guardistallo e Bibbona, che celebrano l’eredità del grande agente segreto dell’arte.
Nella raccolta di opere d’arte appartenuta a Rodolfo Siviero vi è una croce dipinta mutila attribuita al pittore emiliano Lippo di Dalmasio, documentato tra la fine del XIV e inizi del XV secolo. Durante le attività di valorizzazione della Casa museo si è palesata l’occasione di poter ricomporre la croce dipinta da Lippo con i tabelloni raffiguranti la Madonna e San Giovanni evangelista che si credevano perduti, avviando un positivo colloquio con Farsetti arte di Prato. L’occasione è nata da uno studio del professor Emanuele Zappasodi dell’Università per Stranieri di Siena.
La Regione Toscana ha dialogato con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze per le delicate fasi del restauro, che è stato curato da Lisa Venerosi Pesciolini. “La Croce su fondo oro di Lippo di Dalmasio del Museo Siviero – dichiara la Soprintendente Antonella Ranaldi – ritrova i pezzi mancanti e la sua completezza grazie al lavoro di studio e ricerca, in un dialogo che come in questo in caso riserva sorprese e si concretizza nell’azione delle istituzioni pronte a coglierne le sollecitazioni”.
Per l’occasione la Regione Toscana e il Museo Horne organizzeranno una serie di visite guidate all’opera recuperata.