Dopo quasi vent’anni, lo skyline di Firenze torna intatto. Sabato si è conclusa l’operazione di smontaggio della maxi gru installata nel 2006 nel piazzale degli Uffizi nell’ambito del cantiere di ampliamento del museo.
Sei giorni di lavoro per lo smontaggio
Ci sono voluti sei giorni per l’operazione, partita la mattina del 16 giugno: la gru era alta sessanta metri di altezza per 518 quintali di peso (344 metallo, 144 di contrappesi in cemento elevati oltre quota 50 metri), un vero colosso, visibile non solo sopra la loggia dei Lanzi e piazza Signoria.
Nei prossimi giorni verrà allestito, all’interno del cantiere collocato nel piazzale sul lato opposto a quello della (ex) gru, un montacarichi ‘light’, in modo da portare avanti speditamente, ma senza più nuocere all’estetica del tessuto urbano fiorentino, i lavori per il completamento dei Nuovi Uffizi. La realizzazione di questo sistema sostitutivo è stata resa possibile grazie al finanziamento, pari a circa, 180mila euro, messo tempestivamente a disposizione da una cordata di imprenditori della quale fanno parte Stefano Ricci, Nexi, Confindustria Toscana Centro e Costa, Enic, Starhotels, House of Nine, Toscana Aeroporti, P.T. Color srl, e con i contributi di Fondazione CR Firenze e degli Amici degli Uffizi.
Un intervento fortemente voluto dal ministro della cultura Alessandro Giuli e dal direttore Simone Verde. “Viva gli Uffizi, viva la rimozione della gru, evviva la classe operaia che non so se va in paradiso ma che ha restituito una vista paradisiaca ai fiorentini” ha detto il ministro Giuli, parlando a margine dell’evento ‘Firenze ritrova il suo orizzonte’, organizzato per festeggiare la rimozione della gru agli Uffizi. Il merito di questa operazione, ha aggiunto Giuli, “è del direttore delle Gallerie degli Uffizi, Simone Verde, del ministero che rappresento, di tutte le forze pubbliche e private il cui concorso dopo vent’anni ha consentito di riappropriarsi nella sua totalità di una bellezza indescrivibile”.
“Oggi è certamente un momento importante per Firenze, per la Toscana e per tutto il Paese” ha dichiarato il presidente della Regione Eugenio Giani, che sabato ha partecipato sulla terrazza degli Uffizi all’evento per salutare la conclusione delle operazioni di smontaggio della maxi gru. “Con oggi – ha aggiunto Giani – la realizzazione dei Grandi Uffizi si fa sempre più concreta. È il fatto principale che dobbiamo evidenziare oggi, perché questo consolida il dna della nostra terra come culla di cultura e rende ancora più ricco il patrimonio culturale della nostra penisola alle quali il mondo deve guardare con sempre più grande ammirazione”.