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Tre toscani Alfieri della Repubblica, i giovani premiati da Mattarella

Il riconoscimento è andato a Claudia Gallo di Firenze per il suo progetto sui disturbi dell’apprendimento, Jasmine Manbal di Prato campionessa di judo e volontaria e Alberto Franceschini di Firenze, attivo nel volontariato

Ci sono anche tre toscani tra i ventinove ragazzi e ragazze che sono stati nominati dal Presidente Sergio Mattarella “Alfieri della Repubblica”. L’attestato d’onore è stato conferito ai giovani nati tra il 1999 e il 2008, che si sono distinti come costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali.

Tra i premiati c’è Claudia Gallo, classe 2000, che vive a Firenze e ha ideato e organizzato un progetto, che ha coinvolto 32 classi, per sensibilizzare gli studenti sulle problematiche relative ai disturbi specifici dell’apprendimento. L’impegno per favorire una migliore integrazione e una crescita più serena dei giovani in difficoltà prosegue nella collaborazione con la Onlus “Pillole di parole”, associazione interamente gestita da ragazzi con Dsa. Il suo rendimento negli studi è eccellente e canta nel coro lirico dell’orchestra scolastica Remuto (Rete Musica Toscana).

Il riconoscimento è stato attribuito anche a Jasmine Manbal, classe 2002, residente a Prato. Campionessa di judo, svolge attività di volontariato e fa parte del Consiglio dei ragazzi e delle ragazze del Meyer, l’ospedale pediatrico fiorentino nel quale da anni è in cura per una malattia cronica. La malattia le ha portato a lungo malessere e l’ha debilitata. Lei però ha reagito trovando nello sport, praticato a livello agonistico, un’occasione di crescita individuale e di socialità. Ha partecipato a una sessione estiva di Dynamo Camp e da quella esperienza ha tratto un insegnamento: impegnarsi per non far sentire nessuno escluso può essere una leva per superare anche le proprie condizioni di svantaggio e di difficoltà.

Infine è stato premiato tra i toscani Alberto Franceschini, classe 2002, residente a Firenze. Svolge attività di volontariato con diverse associazioni. Con il Cisv Italia ha partecipato a programmi in Francia, Norvegia e Canada, centrati sull’educazione alla pace. Ha promosso azioni concrete di solidarietà, cercando anche di condividere un progetto di
società inclusiva e interculturale, capace di valorizzare la diversità. Nell’ultimo anno ha prestato servizio da volontario
presso la Casa San Michele, centro di accoglienza per donne sole o con minori, e qui ha organizzato serate per i bambini.

 

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