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Un nuovo ingresso e una nuova area di terapia intensiva all’ospedale Santa Maria alle Scotte a Siena

Un intervento di ammodernamento e riqualificazione importante per l’ospedale senese: sono stati attivati anche 26 nuovi posti letto

L’inaugurazione all’ospedale Le Scotte a Siena della nuova terapia intensiva

Va avanti con un nuovo ingresso e una nuova area di terapia intensiva l’opera di ammodernamento e riqualificazione a Siena dell’ospedale Santa Maria alle Scotte, tra innovazione e tecnologia.

All’illustrazione oggi dei lavori di ristrutturazione del nuovo ingresso del nosocomio, intervento che partirà a giorni, e all’inaugurazione di una nuova area di terapia intensiva realizzata nel Dea, il dipartimento di emergenza e urgenza, hanno partecipato questa mattina anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e l’assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini. Con loro le autorità cittadina, il volontariato ed i profesionisti della struttura.

26 posti letto nella nuova terapia intensiva

La nuova area di terapia intensiva è sub-intensiva ha trovato casa al terzo piano: verrà utilizzata in parte come volano per le ristrutturazioni di altre aree intensive dell’ospedale ma anche, a regime, per potenziare l’offerta. Ventisei sono i posti letti attivati, pensati per essere utilizzati con il massimo della flessibilità. Sono stati spesi 7 milioni e 772 mila euro: 5 milioni e 170 mila per i lavori e 2 milioni e 600 mila euro in tecnologie e attrezzature.

“La qualità delle cure degli ospedani toscani, alcuni riconosciuti come vere eccellenza nazionali, è stata premiata anche di recente da Agenas, l’agenzia del ministero per i servizi sanitari regionali – ha ricordato il presidente Gianila qualità di un servizio sanitario pubblico universalistico si difende però nel tempo, con investimenti e risorse adeguate. Non si deve stare fermi ed è quello che stiamo facendo sui nosocomi di più territori della regione. Le Scotte sono uno di questi. Investiamo sullle nuove tecnologie, per offrire prestazioni e capacità di diagnosi ancora pià evolute. Investiamo sugli spazi. Investiamo anche sull’efficientamento energetico, con un doppio vantaggio: un guadagno pr l’ambiente, nel segno delle sostebilità, e risorse utili nei bilanci.”

4,3 milioni di euro per i lavori del nuovo ingresso

I lavori al nuovo ingresso del Santa Maria alle Scotte prevedono anche un intervento di efficientamento energetico, con l’installazione di un impianto fotovoltaico da oltre 44 kw e colonnie per la ricarca di biciclette elettriche. La parete sarà attrezzata anche per mostre temporanee. Prevista una nuova copertura per il percorso pedonale e la posa in opera di una pavimentazione in resina con percorsi tattili per ipovedenti. L’investimento ammonta a 4 milioni e 350 mila euro.

“I nuovi interventi rappresentano un passo avanti significativo nel piano complessivo di riqualificazione strutturale e tecnologica dell’Azienda ospedaliero-universitaria senese – ha aggiunto l’assessore Bezzini – oggi si aggiunge un tassello importante: diciotto nuovi posti di terapia intensiva e otto letti di terapia sub-intensiva che saranno funzionali ad un intervento più ampio su tutte le terapie intensive, senza interrompere l’attività quotidiana” Dall’altra parte i lavori per il nuovo ingresso miglioreranno l’accessibilità e l’accoglienza, oltre a contribuire alla sostenibilità complessiva dell’ospedale. Il nostro obiettivo è investire su Le Scotte, proiettarle nel futuro, e tenerle al passo degli ospedali più moderni della nostra regione e del nostro Paese”.

“Stiamo proseguendo nella realizzazione dei lavori previsti dal masterplan – ha spiegato il direttore generale dell’Aou Senese, Antonio Barretta – un doveroso ringraziamento va alla Regione Toscana per il costante sostegno e le risorse messe a disposizione. I lavori del nuovo ingresso presentati oggi sono importanti per dare alle Scotte un volto nuovo e maggiore comfort in ingresso per tutte e tutti, con grande attenzione all’efficientamento energetico e alla sostenibilità ambientale. L’area intensiva invece permetterà di trasferire, in una prima fase, la terapia intensiva cardio-toraco-vascolare e, successivamente, altre aree intensive che necessitano di ristrutturazione senza condizionarne l’operatività”.

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